Milan, il retroscena di Pioli: "Ibrahimovic ci ha caricati prima della partita"

Il tecnico rossonero non si illude dopo la vittoria in rimonta di Verona che avvicina lo scudetto, ma esalta la prestazione di Tonali e svela le parole dello svedese nel pre-gara
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La favola di Sandro Tonali, che nel giorno del 22° compleanno segna la prima doppietta in carriera, salendo appena a sei gol in Serie A, cinque dei quali quest'anno, e la qualità di Rafa Leao, prima dell’apoteosi finale firmata Alessandro Florenzi. Queste le armi che hanno permesso al Milan di fare un altro passo verso lo scudetto numero 19 della propria storia. Se sarà stato il passo decisivo lo si saprà solo tra due settimane, ma di sicuro la trasferta di Verona rappresentava un ostacolo vero tra i rossoneri e la gloria, per quella storia ostile al Milan al “Bentegodi” e per la forza oggettiva dell’Hellas.

Milan, contro l'Atalanta il primo match point per lo scudetto

Ora, con due punti di vantaggio sull’Inter, al Milan è rimasto ancora il “jolly”, ovvero quel pareggio in una delle ultime due gare che permetterebbe comunque alla squadra di Pioli di laurearsi campione d’Italia anche in caso di doppio successo dell’Inter. Atalanta in casa e Sassuolo in trasferta gli ultimi avversari che attendono il Milan, che domenica contro i bergamaschi avrà comunque il primo match point per chiudere i conti in caso di vittoria e mancato successo dell’Inter a Cagliari o di pareggio e sconfitta dei nerazzurri, che giocheranno però alle 20.45, mentre la capolista scenderà in campo alle 18.

Pioli e lo Zlatan motivatore

A Verona il Milan ha comandato il gioco di fatto dall’inizio alla fine, andando in vantaggio con Tonali, ingoiando la delusione per l’annullamento del gol per fuorigioco e poi reagendo prontamente anche allo svantaggio firmato Faraoni. Il pareggio siglato dallo stesso Tonali prima dell’intervallo ha dato la svolta definitiva alla partita e Stefano Pioli sottolinea proprio questo nell'intervista post-partita ai microfoni di 'Dazn': "Non abbiamo ancora vinto niente, mancano ancora due partite molto difficili, quindi archiviamo quest'altra bella vittoria e pensiamo agli ultimi due impegni. Oggi mi è piaciuto come abbiamo reagito al gol annullato e poi allo svantaggio, abbiamo sempre continuato a fare il nostro gioco. Abbiamo superato tanti gradini in questi anni, ci mancano gli ultimi due". Nel finale c'è stato spazio anche per Zlatan Ibrahimovic, che al Bentegodi ha però rivestito un ruolo chiave fuori dal campo, a livello motivazionale. A svelarlo è lo stesso Pioli: "Prima della partita Zlatan ci ha detto una cosa bellissima: 'I giocatori del Milan vengono ricordati per quello che hanno vinto, se vogliamo che si ricordino di noi abbiamo tre partite'. Ecco, ora ce ne mancano due”.

"Leao e Tonali si sono trasformati: Sandro mi ricorda De Rossi"

Impossibile non citare gli mvp Tonali e Leao: "Due parole per Rafa e Sandro? Giovani e forti - la risposta secca di Pioli - L'ho detto loro dopo due giorni di preparazione: li avevo lasciati in un modo alla fine dello scorso campionato, li ho ritrovati completamente diversi quest'anno. Ma io sono innamorato di tutti i miei giocatori, vedo quotidianamente quanto stanno lavorando". Poi il focus su Tonali: "Sandro può diventare una grandissima mezzala, tutti lo hanno paragonato da subito a Pirlo, ma appena gli ho parlato lui stesso mi disse 'Mi sento più simile a Gattuso'. Secondo me è un mix dei due, ma mi ricorda anche De Rossi".


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