Maldini tra felicità e mea culpa: "Avrei dovuto rispettare di più chi ha fatto grande il Milan"

Il direttore tecnico dei rossoneri, al primo titolo da dirigente, ha parlato dopo la conquista dello scudetto, dividendo i meriti con allenatore e giocatori
Maldini tra felicità e mea culpa: "Avrei dovuto rispettare di più chi ha fatto grande il Milan"© ANSA
2 min

Quattro anni di attesa per vincere da calciatore dopo il suo arrivo in prima squadra nel Milan e altrettanti per la prima gioia da dirigente. Di certo, però, meno attesa. Paolo Maldini fa un altro passo nella storia del club rossonero aggiungendo alla propria sterminata bacheca da giocatore il primo alloro da responsabile dell’area tecnica. E che alloro, trattandosi dello scudetto numero 19 della storia rossonera che interrompe un digiuno di 11 anni.

Milan campione d'Italia, l'emozione speciale di Maldini

Intervistato da ‘Dazn’ dopo la consegna della Coppa, Maldini ha parlato delle differenze tra il trionfare dietro la scrivania e farlo in campo: "Da calciatore è diverso perchè sfoghi buona parte della tua energia in campo, poi fuori dal campo le responsabilità sono diverse. Oggi è la festa dei ragazzi e del mister. Io faccio da poco il dirigente e ho ancora tanto da imparare, il mio compito e quello di Massara è stato solo quello di dare più fiducia ai ragazzi. Poi il Milan è un club particolare, abbiamo un dna e dei tifosi speciali, non ci abbattiamo mai".

"Sono tornato al momento giusto"

Maldini ha poi ammesso di vedersi dirigente solo al Milan, per poi lasciarsi andare a qualche mea culpa...: "La mia carriera da dirigente c'è solamente perchè c'è il Milan. Quando ho smesso di giocare mi sono preso il mio tempo per entrare in questo ruolo nel momento giusto. Nella vita si sbaglia, l'importante è imparare. In passato sarei dovuto essere più rispettoso verso le persone che hanno fatto tanto per il Milan".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video