Milan, Ibrahimovic rinnova e punta gennaio per tornare protagonista

Contratto a gettone? È un’ipotesi. Ma la sua presenza non sarà mai una comparsata: vuole incidere
Milan, Ibrahimovic rinnova e punta gennaio per tornare protagonista© BARTOLETTI
Adriano Ancona
3 min

MILANO - Fortissimamente Ibra. Un patrimonio da maneggiare con cura, che va preso magari a piccole dosi ma lasciando il futuro anche in mano ai suoi gol. Zlatan e il Milan hanno messo da tempo in cantiere il rinnovo, da modellare attorno alla tempistica di un infortunio che allunga i tempi di convalescenza almeno fino al mese di gennaio. Per la firma è questione di giorni, Ibrahimovic ha già scollinato i quarant'anni con la maglia rossonera ma non vive affatto di luce riflessa. Sul tavolo di Casa Milan, c'è il contratto per un altro anno che è pronto per l'autografo di una leggenda come Ibra. Intesa di massima raggiunta, quindi, mentre la società ha dato a Ibrahimovic tutto il tempo di lasciarsi alle spalle l’operazione al ginocchio eseguita a fine maggio a stretto contatto con lo scudetto vinto.

A gettone

Un accordo da circoscrivere al rendimento di Ibrahimovic sul campo nella prossima stagione. La disponibilità dello svedese limitata al girone di ritorno innesca la formula "creativa" del contratto che verrà. La nuova formula milanista di Zlatan poggerà sui bonus, un contratto a gettone in base a presenze, gol e assist. Un buon compromesso, allora, per un giocatore arrivato a un'età da elisir di lunga vita. E dopo una stagione in cui, nonostante tutto, gli otto gol sono serviti a far salire Ibrahimovic sul podio dei cannonieri del Milan. Soltanto Leao e Giroud, che hanno ottenuto la doppia cifra nel finale, sono riusciti a fare meglio di lui. Lo svedese, che aveva messo nel mirino anche la qualificazione ai prossimi Mondiali, tra un mesetto dovrebbe comparire sui campi di Milanello per proseguire la fase di riabilitazione e mettere nel mirino il traguardo di un rientro a gennaio. La settimana scorsa la società aveva negato la possibilità - peraltro non prevista dal regolamento - che il contratto di Ibrahimovic venisse esteso fino a metà stagione con una base-fissa di stipendio. Seguendo scrupolosamente una tabella di rientro, si può pensare di avere il miglior Ibrahimovic per l'ultima fetta di campionato. In un Milan che nel reparto ha appena aggiunto un Origi in più, il goleador di mezza età che arriva con un pedigree di tutto rispetto dal Liverpool. Oltre a un Giroud decisivo quando serviva, nell'ultima cavalcata tricolore.

Fedeltà

Già così, Ibra (che non segna dalla partita di Venezia del 9 gennaio) ha raggiunto il proprio periodo più lungo di permanenza in un club - quattro anni e mezzo - in carriera. Adesso si prepara ad aggiungere un altro anno. Pur essendosi dato "facoltà" di dire basta, in tempi non sospetti. Aveva promesso di vincere qualcosa coi colori rossoneri, prima di lasciare il Milan. Ora Zlatan ci aggiunge ulteriore fedeltà post-infortunio. Un tricolore vinto, come successo nel 2011 alla sua prima stagione milanista, non è stato il regalo d'addio. Tutt'altro che la chiusura del cerchio, perché all'orizzonte Ibra si è dato la missione di incidere ancora.


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