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Zlatan Ibrahimovic festeggerà i 41 anni Il 3 ottobre, ma ha deciso di farsi un regalo con tre mesi d'anticipo: un'altra stagione in rossonero. L'accordo con il club è stato raggiunto: una parte fissa e l'altra legata alle presenze e ai gol del fuoriclasse. Questi sta intensificando il lavoro di recupero post intervento sebbene, allo stato attuale, non sia ancora possibile ipotizzare la data precisa in cui tornerà a disposizione di Pioli.
Leader
Tuttavia, oggi non è questo il punto per spiegare la ragione di una scelta felice: per il giocatore, che non ha mai avuto dubbi sul ritorno all'attività agonistica in maglia rossonera e per il Milan, consapevole di quanto sia importante la leadership di Ibra. Egli è un punto di riferimento assoluto dei campioni d'Italia e l'ha concretamente dimostrato. La personalità dirompente, la mentalità vincente, la capacità di pungolare i compagni incitandoli a dare il massimo anche nei momenti più delicati della stagione culminata con la conquista del diciannovesimo scudetto: sono stati questi la forza del ruolo ricoperto da un campione incurante del tempo che passa e votato a essere la guida dei rossoneri, soprattutto dei più giovani, con particolare riferimento alla nuova avventura in Champions League che attende il MIlan.
Il discorso
Che Ibrahimovic sarebbe rimasto al Milan lo si era intuito ascoltandone il discorso della vittoria nello spogliatoio di Reggio Emilia, sfociato nelle sette parole che hanno mandato in visibilio i tifosi rossoneri ("Milano non è Milan, l’Italia è Milan!"), per non dire del deliro scatenato più tardi a Casa Milan dallo svedese-italiano o dall'italiano.-svedese regnante a Milanello. Il miglior testimonial della nuova maglia con il tricolore le cui prenotazioni a valanga da 40 Paesi diversi mostrano quanto l'Effetto Scudetto sia solo agli inizi. Figuratevi fra un po'.