Giroud, esulta in un altro modo

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Giroud, esulta in un altro modo© AC Milan via Getty Images
Xavier Jacobelli
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Premessa imprescindibile: chi gioca a calcio, a qualunque livello, sa che nulla sia più esplosivo della gioia per avere segnato un gol. Garantisce Eduardo Galeano, fantasmagorico scrittore, divinamente applicatosi anche al calcio: «Hanno appena segnato un gol e provano un’allegria così perfetta che entra nel corpo, lo pervade, sembra irreale ed è, naturalmente, immeritata. Nessuno merita tanto. I goleador vivono per questa poderosa follia eppure non riescono a spiegarsela. Nessuno può riuscirci».

Seconda premessa: in Serie A, è meraviglioso applaudire Monsieur Olivier Giroud, 36 anni, 307 gol in carriera, fra club e Nazionale, 12 trofei in bacheca, campione del mondo in carica con la Francia, più che mai uomo copertina del Milan che, grazie a lui, oggi è il solo inseguitore del Turbo Napoli. Per questo è un vero peccato che, dopo la splendida prodezza volante di cui ha fatto le spese lo Spezia, Giroud si sia tolto la maglia ed essendosi dimenticato di essere già stato ammonito, ha rimediato il secondo cartellino giallo, è stato espulso e verrà squalificato. Probabilmente, nemmeno un simposio di psicologi sarebbe sufficiente per individuare con precisione i reconditi meandri dove si nasconde la molla che scatta in un giocatore, inducendolo a semisvestirsi dopo aver segnato. Ci sono molti modi per manifestare la propria esultanza: il campionario è variegato.

Il problema è ricordare ciò che il regolamento proibisce o autorizza. Nel caso applicato a Giroud, la regola fu enunciata dall’International Board della Fifa il 28 febbraio 2004, tre settimane dopo l’esultanza smodata di Cassano per festeggiare il gol segnato alla Juve con la maglia della Roma ed entrò in vigore il 1° luglio dello stesso anno. «Svestirsi della maglia sarà da ammonizione anche perché nel tifoso avversario potrebbe creare situazioni difficili», sentenziò il massimo organismo della federcalcio mondiale deputato a stabilire qualunque modifica e innovazione delle regole del calcio, a livello internazionale e nazionale. Nel 2008 scattò la Variante Ravanelli: vietato sollevare la maglia e coprirsi la testa. Caro Giroud, lei è troppo bravo e troppo importante, per il Milan e per il nostro campionato: la prossima volta esulti nel modo che più le piace, ma non si tolga la maglia. Glielo direbbe anche Galeano.


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