La scintilla di Milan-Lecce arriva al minuto 35 e 40 secondi. Morata si va a prendere il pallone dietro la linea del centrocampo, lo controlla, si gira fronte alla porta, vede spazio e parte palla al piede puntando Coulibaly, che lo stende: fallo e punizione per il Milan. Lo spagnolo si alza subito e rimette velocemente la palla in gioco. In pratica, in pochissimi gesti tecnici, il numero 7 ha messo insieme tutto quello che era mancato ai compagni nella prima mezz'ora di gioco: voglia di incidere, rapidità di pensiero e di esecuzione. Tutto in un'azione a centrocampo. Ma è bastato questo ad accendere il Milan. Un minuto e mezzo dopo: punizione di Theo, colpo di testa di Morata e 1-0 per il Milan. In 5’ il tabellone di San Siro segna 3-0. Tutto partito da una azione apparentemente innocua a centrocampo.
Morata, nuovo look nel nuovo Milan
Il nuovo volto del Milan di Paulo Fonseca, capolista - a sorpresa, solo a pensare ad una settimana scarsa fa - per una notte del campionato ha le sembianze del suo nuovo leader caratteriale. È un Milan non diverso negli interpreti, ma differente nella convinzione, nella fiducia, nell'atteggiamento, nell'umore. È un Milan che è cambiato radicalmente rispetto a quello assai negativo delle prime tre giornate di campionato. E il solco l'ha tracciato proprio Alvaro Morata, forse anche con un esempio strettamente personale e non legato al calcio: la nuova capigliatura, con una rasatura molto vicina allo zero, sembra quasi creata ad hoc per far intendere di badare meno all'estetica e più alla sostanza, ai risultati. Perché al Milan quello si chiede.
Milan, Morata pensa ai figli
Morata ha modificato il Milan anche in campo. L'inserimento nella posizione di trequartista è stata la svolta tattica utile a sorprendere prima l'Inter e poi a scardinare le resistenze del Lecce. Lo spagnolo sta dimostrando un'intelligenza calcistica di alto livello: sa quando correre per pressare, capisce quando abbassarsi per ricevere il pallone, fiuta quando è necessario star più vicino ad Abraham. Dell’intesa con l’inglese ha parlato a Sky a fine partita: «Con lui mi trovo bene, lo conosco da tanti anni e con il tempo potrà dare molto di più». Tra il 35’ e il 55’, quando poi è stato costretto ad uscire per i postumi di un edema al quadricipite da valutare meglio oggi, Morata ha fatto svoltare il suo Milan: in 20 minuti. E pensare che non avrebbe dovuto nemmeno giocare a causa di una lieve borsite... «Sto bene, ho un po’ male: non ho fatto tournée e molti allenamenti. Era solo precauzione». A rendere il tutto più bello, l'abbraccio dopo il gol tra Morata e i figli Leonardo, Alessandro ed Edoardo: «Mi danno la forza per allenarmi al meglio tutti i giorni, sono i primi tifosi».
Fonseca
Soddisfatto Fonseca per la prova e per il risultato: «Dopo le prime partite aspettavamo questo momento, il calcio è bello per questo, le cose cambiano in 90’. Continuare a vincere era troppo importante, dopo l’euforia del derby non era facile».