
«Non siamo - ha dichiarato Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, a Mediaset - contenti dei risultati sportivi di questa stagione. I risultati sportivi sono il centro del club, stiamo lavorando per la stagione che viene per avere risultati migliori. All’interno di questa attività ci sono vari filoni, varie preparazioni che stiamo facendo». E tra queste, in primissima battuta, vi è il dossier direttore sportivo. Con ogni probabilità, Fabio Paratici sarà presto il nuovo direttore sportivo del Milan. L’intesa di massima tra Furlani e l’ex dirigente della Juventus è stata raggiunta dopo l’incontro di martedì a Londra; si è giunti, dunque, a un accordo verbale che verrà formalizzato nei prossimi giorni.
Milan-Paratici, cosa manca per l'annuncio
Per ufficializzare il tutto manca, ovviamente, il classico nero su bianco. Ma per prendere la penna in mano bisognerà attendere ancora un po’ di tempo. Gli uffici legali e i consulenti della trattativa sono al lavoro, infatti, per limare al millesimo gli aspetti contrattuali. La realtà è che nessuno vuole lasciare nulla al caso: Paratici vuole garanzie su responsabilità, poteri, compiti e sfere di influenza, mentre la società rossonera vuole cautelarsi nel caso in cui ci fossero conseguenze negativamente imputanti dal processo tendente sulla testa dell’ex Tottenham per il caso plusvalenze. Fino al 20 luglio 2025, infatti, Paratici non potrà trattare con agenti e giocatori, entrare negli spogliatoi prima e dopo ogni partita e rappresentare il club nelle assemblee della Lega Serie A, tranne che quelle per argomenti di natura patrimoniale. In sostanza: potrà operare, ma con mansioni ridotte rispetto a quelle di un classico dirigente. Nel frattempo c’è anche un’altra data in agenda: il 15 aprile c’è l’udienza sul versante del processo penale (inchiesta Prisma) che è in corso: il 15 aprile la data della prima udienza davanti al Gup che dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio.
Paratici, un ds tradizionale per il Milan
Paratici andrà a rivestire un ruolo che è mancato al Milan nelle ultime due stagioni. Lo ha confermato lo stesso Furlani: «Non abbiamo avuto un direttore sportivo tradizionale nelle ultime due stagioni, perché abbiamo separato il ruolo in varie persone nel club. Adesso quello che stiamo valutando, anche se le decisioni non sono state ancora prese, è di prendere un ds più tradizionale e di riconsolidare quei ruoli in una persona. Rimarrà comunque un gruppo di lavoro, si lavorerà insieme con l’unico obiettivo di avere successo sul campo». Sarà sempre compreso, dunque, anche Zlatan Ibrahimovic: «Zlatan - ha spiegato Furlani - forse è sembrato assente a voi ma per me non lo è stato. Siamo sempre in contatto, lavoriamo assieme in totale armonia. All’interno è chiaro chi sono le persone, chi fa che cosa e come lavoriamo assieme. Forse all’esterno c’è un po’ di confusione. Ibra rimarrà in questo progetto, lavoriamo bene assieme, per me non è cambiato nulla rispetto a qualche settimana fa».