Tra alti e bassi, prosegue il periodo di ambientamento di Santiago Gimenez nel calcio italiano e in Serie A. Dopo una partenza sprint, il centravanti messicano ha perso posizioni nelle gerarchie di Sergio Conceiçao, vedendosi superare da Tammy Abraham e, talvolta, Luka Jovic. Il gol di Venezia potrebbe restituire all'ex Feyenoord la fiducia necessaria per chiudere al meglio questa stagione e avvicinarsi nel modo giusto alla finale di Coppa Italia con il Bologna, che potrebbe regalargli il primo trofeo con i colori rossoneri. In un momento così, un punto di riferimento come Zlatan Ibrahimovic può fare la differenza.
Gimenez: "Ibrahimovic mi piace molto, fa ciò che dice"
Gimenez non ha nascosto la sua ammirazione per Zlatan Ibrahimovic, dirigente che ha scritto pagine di storia importanti con la maglia del Milan proprio nel ruolo del messicano: "Mi piace molto la sua personalità, la certezza che ha quando parla di se stesso e quando parla di quello che accadrà - ha sottolineato nel corso di una lunga intervista concessa a Sports Illustrated Mexico -. Non ha paura di ciò che dicono gli altri, dice solo quello che sente e, soprattutto, ciò che dice, lo fa".
Il segreto degli allenamenti di Gimenez
Quando i freddi numeri diventano materiale da interpretare e da cui prendere spunto per migliorare le proprie skills. È ciò che ha imparato a fare Santiago Gimenez nel corso della sua carriera, consapevole di avere importanti margini di crescita: "Ho fatto un corso di lettura delle statistiche, ora le organizzo in base ai risultati - ha raccontato -. Posso vedere come è andata qualsiasi partita e ogni tre mesi faccio una statistica generale di duelli vinti, duelli persi, dribbling, tiri. Così vedo se la statistica è in calo, se aumenta, e cerco di migliorare ciò che è in diminuzione. Quando il grafico è in discesa, è pericoloso. Quando è in pericolo, so che devo concentrarmi su quello. E rimanere dopo l’allenamento a lavorare su cose come i tiri in porta".