Il retroscena della Coppa del Mondo
"Dopo la finale del Mondiale in Qatar, è stata follia pura. Piangevamo tutti. Mi ha fatto molto ridere questo aneddoto: eravamo in campo e c’era Saltbae, il cuoco famoso per come versa il sale. Era sul terreno di gioco e aveva preso la coppa. E noi con la nostra famiglia stavamo aspettando per farci le foto. Ma che ci faceva lì?! Poi abbiamo preso l’aereo: 25 ore di viaggio. Siamo arrivati a Buenos Aires e c’erano 50mila persone ad aspettarci. Il giorno dopo, invece, erano 5 milioni. Alla fine della festa, ho preso un taxi per andare a casa dalla mia famiglia. Ero completamente ustionato dopo tutto quel tempo sul pullman scoperto, non riuscivo neanche a sedermi. La parata del Dibu? Completa follia. Quando ho visto il pallone che superava Otamendi, ho pensato: ‘È finita’. Anche la panchina della Francia era già pronta per esultare. Poi ha fatto quella parata… clamorosa. Durante i rigori urlavo a tutti ‘Kiricocho!’, che è il grido con cui proviamo a portare sfortuna agli avversari che stanno per battere. Il Brasile era l’unica squadra che temevamo. Con le altre avevamo la fiducia di poter vincere. Durante la loro partita contro la Croazia, abbiamo esultato a ogni gol croato. Abbiamo visto i rigori poco prima di andare a fare il nostro riscaldamento e abbiamo esultato come se fosse la nostra partita".
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