
L'incubo per Armando Izzo è finito: il capitano del Monza è stato assolto con formula piena dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e dal reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di Serie B tra Modena e Avellino del maggio del 2014. Izzo, che all'epoca indossava la maglia dei biancoverdi, è stato ritenuto innocente dalla Corte d'Appello di Napoli: "il fatto non sussiste".
Izzo assolto: il comunicato del Monza
Questo il comunicato del Monza sulla questione: "Armando Izzo è stato assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, perché il fatto non sussiste. I fatti risalgono a una gara del campionato di Serie B 2013-2014, quando il calciatore vestiva la maglia dell’Avellino. Dopo quasi 10 anni di processo, i giudici della Corte di Appello di Napoli hanno stabilito che Armando Izzo non ha commesso neanche il reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di calcio Modena -Avellino, di Serie B del 17 maggio 2014. AC Monza e Adriano Galliani, da sempre vicini ad Armando nel sostenerlo in ogni passo di questa vicenda, accolgono con soddisfazione questa notizia".
"Ringrazio Galliani e Berlusconi. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia"
Dopo la sentenza, Izzo ha detto: "Sono molto soddisfatto e, come ho detto fin dalle prime battute, ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Non finirò mai di ringraziare i miei avvocati Alfredo Capuano, Salvatore Nugnes e Stefano Montone, che da subito hanno creduto in me. Ringrazio mia moglie Concetta, i miei figli, mia madre e mio padre che mi hanno dato la forza di combattere anche questa battaglia. Ringrazio, non per ultimo, il Monza Calcio, il dottor Adriano Galliani e il cavaliere Silvio Berlusconi che, pur essendo a conoscenza del mio processo, hanno sempre creduto in me".