Koulibaly: "Dopo gli insulti subiti al Franchi tanto affetto dalla Toscana"

Il difensore senegalese del Napoli sempre in prima linea nella lotta contro il razzismo: "Dalla mia posizione voglio denunciare e combattere questo fenomeno"
Koulibaly: "Dopo gli insulti subiti al Franchi tanto affetto dalla Toscana"
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NAPOLI - Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, nel corso di due video che lo vedono protagonista e che sono stati trasmessi durante un evento legato alla Festa della Toscana, in svolgimento al teatro 'La Compagnia' di Firenze, è tornato a parlare della sua lotta contro il razzismo e degli episodi avvenuti nel corso della partita contro la Fiorentina all'Artemio Franchi: "Dopo l'episodio di Fiorentina-Napoli mi sono documentato sulla Toscana e so che è una grande regione, di cultura e di arte. Io non pretendo nessuna scusa da parte dei toscani e dei fiorentini, ho ricevuto tanti messaggi, tanta solidarietà da parte loro e anche dal club viola e per questo li voglio ringraziare. Dobbiamo ripartire da questo, andare avanti e combattere il razzismo, è molto importante".

Koulibaly, un calcio al razzismo

In quell'occasione il difensore senegalese fu oggetto di insulti razzisti da parte di un tifoso viola: "La mia - ha continuato il giocatore del Napoli - è la storia di un piccolo ragazzo che voleva diventare calciatore professionista. Grazie all'impegno, ai valori e alle origini sono diventato il calciatore famoso che sono oggi, ma sono molto contento perché sono la stessa persona di ieri. Non ho mai dimenticato i miei valori, le mie origini, per questo oggi sono qua a raccontare la mia storia. Purtroppo c'è un però. Il razzismo è ancora diffuso nella società e mi dispiace tanto, per questo, con la posizione che oggi ho nella società, voglio denunciare e combattere questo fenomeno perché ci sono tante persone che non hanno la fortuna di poterlo combattere. Io vista la mia posizione voglio prendere la voce di queste persone. È una lotta molto importante per me, ci tengo tanto, lo farò sempre da calciatore ma anche da uomo dopo il calcio".


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