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Napoli-Milan dovrebbe essere uno spot per il calcio, quanto di meglio può offrire il calcio italiano. E serve una direzione arbitrale adeguata, che non si presti a polemiche di sorta. Da questo punto di vista, secondo l'ex arbitro Graziano Cesari siano in una botte di ferro vista la designazione per la partitissima del Maradona di domenica sera. Cesari è intervenuto durante la trasmissione 'Si gonfia la rete' di Raffaele Auriemma, in onda su Radio Marte.
Cesari: “Orsato e l'errore su Pjanic? Si inventò una balla”
Cesari non ha risparmiato anche qualche stoccatina a Daniele Orsato, ma prima ha incensato lui e Valeri, scelto per il Var: “Orsato e Valeri per Napoli-Milan? Orsato in questo momento è l'arbitro migliore. Valeri è stato promosso da Fifa e Uefa come Var specialista. Questo è quanto di meglio offre la categoria arbitrale italiana. Se tu sei il numero uno devi fare queste partite qui. Quando c'erano Collina, Casarin, Michelotti o Marchese andavano loro a fare certe partite”. Arriva poi la botta a Orsato, che in un'Inter-Juve – a scudetto ancora da assegnare nel testa a testa con il Napoli – non espulse Pjanic: “Quando Orsato fu ospite in tv, anni dopo, motivò la sua decisione su Pjanic dicendo che era troppo vicino, il che era una balla. Non so che cosa volesse dire in realtà. Poteva cavarsela in tanti altri modi. Detto questo, chiaramente a quel punto il Var non può intervenire e questo lo sappiamo benissimo tutti, ma avrebbe potuto farlo, magari poteva dirlo. Poi sono spariti tutti i dialoghi, tanto è vero che poi Rizzoli è andato in America a fare il designatore”.
Cesari: “Designazione Orsato andrebbe però spiegata”
Il Milan, durante il campionato, ha subito un grave danno quando l'arbitro Serra ha deciso di fermare il gioco, senza concedere il vantaggio, mentre Messias segnava contro lo Spezia. Ancora Cesari: “L'errore di Serra speravo potesse portare a una situazione diversa, lasciamo stare la questione delle scuse. Non ci sono spiegazioni. Anche la designazione di Orsato andrebbe spiegata, la gente si fa domande. Ormai tutti si occupano di arbitri, sono diventati dei personaggi, li conoscono tutti. Non è un mondo a parte, non è più un servizio solo del calcio, bisogna spiegarlo questo servizio".