Retroscena Mertens, tutta la verità sulla mail al Napoli

La richiesta di Ciro a De Laurentiis: ingaggio, cifra una tantum alla firma e bonus
Retroscena Mertens, tutta la verità sulla mail al Napoli© LAPRESSE
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - La favola del principe azzurro del gol si è trasformata in un match senza guantoni a colpi di cifre. La storia confermata dal Napoli, dal club, è la seguente: per rinnovare fino al 2023 il suo contratto in scadenza il 30 giugno, Dries Mertens avrebbe chiesto 4 milioni di euro più bonus per una stagione (più la procura da corrispondere ai suoi agenti). Di contro, fonti vicine al calciatore raccontano di una richiesta molto meno ingente: un biennale da 2,5 milioni di euro a stagione, e dunque più o meno la metà di quanto guadagnato negli ultimi due anni (4,5 milioni di base più 500mila euro di bonus). Dal suo entourage, nel frattempo, nessuno rilascia dichiarazioni ufficiali: «No comment», dice l'avvocato Laurens Melotte, titolare insieme con Stijn Francis dello studio legale che cura i suoi interessi, Stirr Associates. E in mezzo, la gente: la sorpresa, l'attesa e l'ansia di milioni di tifosi confusi che non hanno mai smesso di amare Ciro, l'unico e grande idolo degli ultimi anni, e di sperare in un accordo. In un lieto fine: come nelle favole, mica come su un ring.

La mail

E allora, la cronaca. Il racconto dei fatti che nelle ultime ventiquattro ore hanno agitato il pianeta azzurro fino a suggerire la massima cautela nell'articolata descrizione delle posizioni venute fuori gradualmente. La prima è confermata dal Napoli: attraverso una mail spedita dallo studio legale Stirr Associates di Keerbergen, comune delle Fiandre a una ventina di chilometri dalla sua Lovanio, Mertens avrebbe richiesto 2,4 milioni di ingaggio, 1,6 milioni di una tantum alla firma e una serie di bonus per prolungare di un anno il suo contratto in scadenza il 30 giugno. Ovvero, 4 milioni netti più bonus: poco meno dei 4,5 milioni più bonus guadagnati nelle ultime due stagioni. Tra l'altro, il 30 giugno è anche il termine entro cui il Napoli potrebbe ancora esercitare l'opzione unilaterale di rinnovo automatico di una stagione, e proprio al medesimo stipendio attuale. Opzione che, però, non eserciterà: la proposta di rinnovo che il club azzurro ha spiegato di non aver mai formulato ufficialmente, considerando che dopo il caffè post Empoli tra Ciro e il presidente non è andato in scena un altro incontro, non andrebbe oltre un contratto annuale da 1,5 milioni (magari con qualche bonus).

Ciro a metà

Fonti vicine a Mertens, nel frattempo, rilanciano un'altra versione: Dries, per rinnovare, avrebbe chiesto un contratto biennale da 2,5 milioni a stagione, così da spalmare l'ingaggio attuale tra il 2023 e il 2024. In sintesi, il giocatore sarebbe disposto a dimezzarsi lo stipendio, puntando però su un progetto biennale: Ciro a metà. Le due posizioni emerse, insomma, sono molto differenti, e se da un lato il Napoli conferma la richiesta via mail di 4 milioni più bonus, da Stirr Associates optano per il silenzio. «Non parlo della questione-Mertens. Non commento. Non posso aiutarvi. Scusate», il cortese dribbling dell'avvocato Melotte. Il protagonista, nel frattempo, è impegnato con la Nazionale belga nella preparazione dei prossimi impegni di Nations League: domani con la Polonia di Zielinski, sabato con il Galles e martedì ancora con la Polonia. E per il momento tace.

Che gelo

Il titolo da copertina, però, è molto semplice: gelo polare tra il Napoli e Mertens. E il rinnovo, allo stato, è praticamente impossibile: a certe cifre non ci sono margini, trapela ancora dal club azzurro. Rottura, divorzio in vista dopo nove stagioni d'amore, linguacce e record di gol (complessivi, in campionato e nelle coppe europee). E poi un figlio napoletano di nome Ciro, come la gente ha ribattezzato papà, che De Laurentiis scherzando via Twitter dopo la vittoria con il Sassuolo disse di aver già messo sotto contratto. Erano altri tempi, vicini ma così lontani. E ora? Gattuso lo vorrebbe al Valencia, ma la situazione economica del club non sembra delle più rosee, così come Sarri alla Lazio, ma la politica della società non collima con i desideri dell'allenatore. E ancora: ci sono proposte in Brasile (Botafogo), a Dubai e in Qatar. A migliaia di chilometri da Napoli. Si vedrà.


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