Napoli, il piano del Barcellona per Koulibaly

Il contratto di Kalidou, futuro capitano del Napoli, scadrà nel 2023 e non è stato rinnovato. Interessa al club catalano che mette in campo una strategia finanziaria
Napoli, il piano del Barcellona per Koulibaly© ANSA
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - La settimana che comincia domani potrebbe essere fondamentale per il futuro di Koulibaly. «Se nell'Assemblea in programma giovedì i partner approveranno le due operazioni economiche che proponiamo, risaneremo i debiti prima del previsto e potremo investire per rinforzare la squadra». L'annuncio del presidente del Barcellona, Joan Laporta, fa sognare i tifosi blaugrana e fa tremare quelli del Napoli: Kalidou è uno dei grandi obiettivi di Xavi, è storia nota, ma la questione è stata affrontata con un pizzico di distacco proprio in virtù della situazione debitoria del club. Quantificata in 500 milioni di euro dal vicepresidente dell'area economica, Eduard Romeu. I nuovi scenari prospettati da Laporta, però, vanno rivalutati come un'ombra minacciosa nell'ottica della situazione di Koulibaly: ha rifiutato il rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2023, tanto per cominciare, e ovviamente il richiamo del Barça ha un fascino pressoché irresistibile. Soprattutto all'alba dei 31 anni, da festeggiare il 20 giugno. Finora, dicevamo, s'è trattato più che altro di una suggestione che ha agitato un po' le acque del Golfo, ma la possibile svolta finanziaria darebbe anche la possibilità operare. Di confezionare quella famosa offerta mai arrivata per il momento: la valutazione di partenza di De Laurentiis sfiora i 40 milioni di euro. Non resta che attendere: ormai è davvero questione di giorni.

Sogni e realtà

E allora, il primo rebus potrebbe essere vicino alla risoluzione. Il primo e forse il più importante di tutti, al netto del valore del giocatore e dell'uomo in questione e della sua influenza sugli equilibri tecnico-tattici e nello spogliatoio. Spalletti, un anno fa, annunciò di essere pronto a incatenarsi pur di trattenere Kalidou, e poi prima e dopo la fine del campionato ha ribadito il suo ruolo all'interno della squadra: fondamentale, in un solo concetto. Lo ha detto pubblicamente e anche al presidente e al ds Giuntoli nel corso delle varie riunioni operative incentrate sulla costruzione del nuovo Napoli. Koulibaly come un pilastro imprescindibile da confermare: bene, non fa una grinza. Ma poi ci sono realtà delicate e anche complicate - a cominciare dal rinnovo - nonché le ambizioni personali. E qui entra in scena il Barça: un mito, un sogno per chi gioca al calcio. Uno charme senza fine anche se ami visceralmente la città, sei uno degli idoli del popolo azzurro nonché il nuovo capitano della squadra.

In Francia

Dopo la partita con il Ruanda valida per le qualificazioni alla prossima Coppa d'Africa, tra l'altro, Kalidou pronunciò poche ma calibrate parole: «Il Barcellona? Non voglio mentire: al momento non so nulla, non ho parlato con nessuno. Mi sono concentrato interamente sulla Nazionale. Dopo le vacanze in Senegal tornerò in Europa: vi farò sapere molto presto». Ecco: Kalidou è già rientrato in Francia, è a casa, e probabilmente anche lui è incuriosito dall'esito dell'Assemblea del Barça in agenda giovedì. Il suo manager, Fali Ramadani, è tra l'altro stato in Italia da lunedì a giovedì: Milano e poi Roma mercoledì, a un passo da De Laurentiis, senza però incontrarlo. L'idea? Si farà vivo quando avrà notizie interessanti da comunicare: un'offerta vera. Anche il Psg e il Chelsea hanno chiesto info, ma il flirt più concreto e datato è quello con Xavi. Con il Barcellona. Il Napoli, nel frattempo, non può fare altro che valutare gli eventi e poi decidere: al giocatore è stato direttamente prospettato un primo rinnovo quinquennale a 8 milioni lordi a stagione, e dunque decisamente meno dei 6 netti percepiti attualmente, ma la scadenza 2023 impone riflessioni: DeLa potrebbe decidere di trattenerlo, di dichiararlo incedibile nonostante la distanza contrattuale e magari riaprire la trattativa per rinnovare, per carità, ma il limite di gennaio e le separazioni a parametro zero sono esperienze già vissute con il precedente capitano.


© RIPRODUZIONE RISERVATA