La vittoria di Meret: inizia una nuova era al Napoli

Il portiere alla fine è rimasto al suo posto: sarà il titolare di Spalletti. Presto si potrebbe riaprire il discorso sul rinnovo fino al 2027
La vittoria di Meret: inizia una nuova era al Napoli© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
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Alex Meret, alla fine, è rimasto al suo posto: finora è stato lui e sarà ancora lui, il portiere titolare del Napoli. Bene, no? La sintesi della storia è questa, è la notizia a fare la differenza, ma per arrivare a questo punto la sua strada è stata lunghissima e anche estremamente tortuosa: tutta salite e curve e semafori rossi, poi gialli, poi Kepa, Navas, lo Spezia - anzi no -, e ancora Keylor. Fino a ieri, ultimo giorno di un mercato che ha registrato il tramonto della trattativa con il Psg per il Gato e l'inizio di una nuova era: quella di Meret. E quella di un rinnovo ancora da decifrare.

Meret e il rinnovo

E allora, la vittoria di Alex: la grande chance di essere il portiere numero uno del Napoli, con un vice bravo ed esperto alle spalle come Sirigu, è servita. Tutto sommato era così che l'aveva immaginata, tanto che a inizio luglio stava per firmare il prolungamento del suo contratto in scadenza nel 2023, ma poi qualcosa è cambiato e lui ha rimesso la penna in tasca: sia Spalletti sia il club non hanno mai nascosto di cercare un altro portiere di alto profilo con il quale Meret si sarebbe poi dovuto giocare il posto, e i nomi di Kepa e Navas, i grandi obiettivi poi sfumati in serie, non hanno fatto altro che alimentare i dubbi di Alex. Tanto che in coda al ritiro di Castel di Sangro, pur di vivere una stagione da titolare a 25 anni e troppi da vice di Ospina, avrebbe anche accettato di essere ceduto allo Spezia. Keylor, però, non è arrivato, e le prime quattro le ha giocate lui. E anche bene, con rigore parato mercoledì con il Lecce (a Colombo). Anche domani con la Lazio toccherà a lui e ben presto il Napoli proverà a riaprire il discorso del rinnovo fino al 2027. È scontato, sì: ma la firma, invece, non ancora. Si vedrà.


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