Napoli, ansia Osimhen. Ma c’è speranza

Victor contro il Liverpool vuole esserci: decisivo l’allenamento a Castel Volturno. Alternative: Raspadori centravanti o il Cholito titolare
Napoli, ansia Osimhen. Ma c’è speranza© LAPRESSE
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI  - La premessa è fondamentale: lui è un leone, un leone vero, e farà di tutto per esserci. Ma la notizia non può che seminare un po' d'ansia alla vigilia della prima di Champions dopo due anni di assenza: Osimhen è in dubbio per il Liverpool. Ieri Victor non si è allenato insieme con i compagni e anzi si è dedicato a un programma personalizzato: a limitarlo, come da comunicato ufficiale del Napoli, un risentimento accusato nel finale della partita di sabato con la Lazio. Un piccolo risentimento al’'adduttore sinistro, per la precisione, che sebbene di per sé non sia eccessivamente preoccupante ha inevitabilmente agitato la preparazione del debutto con i Reds: il tempo a disposizione per smaltirlo è davvero esiguo, questione di ore, ma Osi ha una volontà straordinaria e un carattere indomito e l'idea che farà davvero di tutto per rendersi disponibile non ha bisogno di conferme pratiche. Accadrà, si: Victor ci proverà fino all'ultimo istante utile. Non resta che attendere la seduta di allenamento in programma oggi al centro sportivo di Castel Volturno e poi carpire le sensazioni dello staff medico e tecnico. Pochi dubbi, invece, sulla presenza di Lozano: il trauma cranico rimediato sabato all'Olimpico in uno scontro aereo con Marusic non ha prodotto alcuna conseguenza, il consulto neurologico e gli esami hanno escluso qualsiasi problema e se oggi si allenerà in gruppo sarà convocato.  

Le soluzioni per Spalletti

E allora, la maledizione della vigilia di coppa. Una specie di maledizione, sì, considerando che una storia del genere andò in scena anche a febbraio: Osimhen in dubbio prima dell'andata dei sedicesimi di Europa League con il Barcellona. All'epoca era il ginocchio mentre oggi un risentimento gestibile: non estremamente problematico, ma comunque fastidioso. Per la cronaca: alla fine Osi strinse i denti e giocò al Camp Nou dal primo minuto, e sebbene le situazioni siano diverse tra loro è identico il protagonista. Un giovane guerriero indomabile che non salterebbe la prima con il Napoli in Champions per nulla al mondo: farà qualsiasi cosa, dicevamo, per agevolare la decisione dello staff medico e dell'allenatore, ma va da sé che il dottor Canonico valuterà le sue condizioni con tutta la prudenza possibile e che Spalletti analizzerà se puntare su di lui oppure optare per una soluzione alternativa. La prima e più gettonata: Raspadori centravanti. La seconda: Simeone

Napoli Champions

Ogni tipo di valutazione tecnico-tattica, comunque, sarà rimandata a oggi, giorno di un allenamento a questo punto cruciale: se Osi darà risposte convincenti, beh, allora tutti i dubbi svaniranno nello stesso modo in cui sono arrivati: in un clic. Altrimenti il signor Luciano farà le sue considerazioni e si regolerà di conseguenza. Quella con il Liverpool, tra l'altro, sarà (sarebbe) la prima di Osi con il Napoli in Champions; nonché la prima dopo due stagioni di assenza, identico percorso del club: la sua ultima esibizione risale al 27 novembre 2019 con il Lilla, fase a gironi con l'Ajax e sconfitta per 2-0. Un'edizione terminata presto, per lui, ma anche una vetrina che lo lanciò nell'Europa che conta: 5 partite e 2 gol, uno con il Valencia e l'altro con il Chelsea. Questa volta, però, il sapore è molto speciale: è un obiettivo inseguito e centrato. E soltanto con la maglia azzurra: «Victor Osimhen vuole giocare la Champions col suo Napoli dopo averla conquistata sul campo con orgoglio insieme a mister e compagni», il suo pensiero sintetizzato su Twitter dal manager, Roberto Calenda, nei giorni della suggestione dell'arrivo di Cristiano e del suo trasferimento allo United. In Premier. Nothing, niente da fare: lui con i Reds vuole giocare, sì, però domani al Maradona. E difficilmente si arrenderà.


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