ROMA - "Nuova Calciopoli? Non sta a me stabilirlo". Così Aurelio De Laurentiis risponde ai cronisti che, a margine della presentazione del volume 'Codice di Giustizia Sportiva Figc' dell'avvocato della Federcalcio Giancarlo Viglione al salone d'onore del Coni (evento organizzato da Giuffrè Francis Lefebvre), gli chiedono un giudizio sul caso Juventus.
Sorveglianza latente
"Il calcio è malato dall'alto - ha aggiunto poi il presidente del Napoli -. Non si vuole capire che non ci sono sufficienti risorse per andare ancora avanti con questa tipologia di campionato e non si vuol fare la rivoluzione copernicana, perché bisogna essere rieletti. Questo è il problema di tutti quelli che sono sottoposti alla rielezione nel mondo della politica, dell'industria, dei sindacati e dello sport. Nel mondo dello sport purtroppo la sorveglianza è latente e la volontà di modificare e crearsi magari delle antipatie è difficile trovarla".
Superlega e Fifa
Così invece sul suo Napoli, arrivato alla sosta per i Mondiali forte del primo posto in classifica: "Ora lasciamoli allenare sereni lì in Turchia, stanno al mare felici e contenti e sereni". E nel ritiro turco degli azzurri c'è stata la visita di Marek Hamsik: "Lui è una colonna del Napoli - ha detto De Laurentiis -, sono presidente da 18 anni e rappresenta la mia storia napoletana. È stato un capitano esemplare, persona straordinaria e calciatore formidabile: ce ne fossero come lui". Una battuta infine sul progetto Superlega, portato avanti da Real Madrid, Barcellona e Juventus: "Dovete andare su Netflix - ha detto ADL ai giornalisti - guardatevi le quattro puntate della serie sulla Fifa e vi darete da soli le risposte alle vostre domande".