Perché lo scivolone con il Lille non intacca le prospettive del Napoli

La pesante sconfitta con i francesi è il pedaggio che i partenopei pagano ai carichi di lavoro della nuova preparazione, imposta dallo stop di 53 giorni al campionato, causa mondiale. Ma, proprio per questo, il valore di un'amichevole prenatalizia è relativo: il 4 gennaio il Napoli tornerà a suonare la musica che conosce meglio
Perché lo scivolone con il Lille non intacca le prospettive del Napoli© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
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Il Napoli che prende 4 gol in casa dalla squadra settima in classifica della Ligue 1 potrebbe preoccupare, se non fossimo nel bel mezzo della nuova preparazione imposta dallo stop di 53 giorni causa mondiale. Contro il Lilla, i partenopei hanno pagato il pedaggio a una condizione ancora imperfetta, com'è logico che sia e bene ha detto Spalletti che ha l'occhio lungo: "In questo momento si vede che dobbiamo ancora completare la preparazione e quando decidi di giocare in campo aperto o pressare alto, diventa difficile tenere il ritmo. È solo una questione di lavoro". Parole giuste. Il 4 gennaio è ancora sufficientemente lontano per trarre insegnamento dal test con il Lille e capire dove e come migliorare. Nell' intervista, ricca di interesse e di emozioni che ha rilasciato stamane a Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, Walter Zenga ha scattato una nitida fotografia dello stato dell'arte, a tredici giorni dalla ripresa del campionato: "Spalletti a inizio novembre disse che la sosta era una mano santa perché la squadra era mentalmnte stanca. Il Napoli merita questo scudetto per quello che ha mostrato nei primi tre mesi". E dal 4 gennaio, proprio in occasione del confronto diretto con l'Inter, tornerà a mostrare. Solo Spalletti e i suoi giocatori sono padroni del loro destino. Il Lilla non fa testo.


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