Napoli, ha ragione Spalletti: difficile spiegare l'atmosfera che c'è in città

A poche ore dalla sfida con la Lazio di Sarri la città è tappezzata d'azzurro. E anche la scaramanzia...
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Dall'inviata a Napoli Chiara Zucchelli

Ieri in conferenza stampa Luciano Spalletti ha ammesso che è difficile spiegare a parole l'atmosfera che si percepisce a Napoli. In città. Dai Quartieri Spagnoli al Lungomare, dal centro alla periferie, dalle zone più ricche a quelle più popolari, Napoli si è tinta d'azzurro come non mai. Bandiere, sciarpe, sagome, torte, prime pagine di giornali, rosari, candele, Pulcinella insieme ai corni e alle statuine sacre: Napoli, in attesa dello scudetto, sembra sospesa nel tempo e nello spazio.

Napoli, la città con il fiato sospeso

Stasera al Maradona arriva la Lazio di Sarri, un allenatore che da queste parti è molto amato, che ha fatto vedere un gioco stellare e, a lungo, ha sperato di regalare ai napoletani quel tricolore che manca da una vita. Non c'è riuscito, il rammarico era e resta grande e chissà se i tifosi pensavano che, con Spalletti, il sogno sarebbe diventato realtà. Nessuno, nonostante i 18 punti di vantaggio, ha già festeggiato. Ma nessuno, ormai, ha più timore nel pronunciare quella parola, scudetto, che solo a inizio stagione sembrava un miraggio. Stasera il Napoli troverà un avversario ostico e un allenatore preparato, scaltro, che conosce bene lo stadio, la squadra, la città e il suo collega. Ma la città, ormai, sembra non avere più timore di niente e di nessuno. Basta fare un giro in qualsiasi angolo per capirlo. E basta ascoltare una delle tanti frasi mentre si cammina: "Non è questione di se, ma di quando".


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