Milan-Napoli, le pagelle: Kvarastella non brilla, Brahim Diaz mago

I migliori e i peggiori della sfida a San Siro, andata dei quarti di Champions League. Leggi qui i dettagli
Valerio Minutiello
3 min

Il primo round va al Milan, che con il gol di Bennacer batte per la seconda volta in dieci giorni il Napoli dopo il 4-0 al Maradona in campionato. La squadra di Spalletti soffre ma alla fine sfiora il pareggio con Di Lorenzo ed esce con un risultato che lascia tutto aperto. Al Maradona il 18 aprile ci si aspetta un altro show. Ecco i protagonisti del match

Maignan alza la saracinesca

Disattento all’inizio del primo tempo quando Kvaratskhelia lo stava per punire e in avvio di ripresa, su un colpo di testa non irresistibile di Elmas. Per il resto sempre attento. All’87’ compie un miracolo su Di Lorenzo, anche il capitano del Napoli gli fa i complimenti: fair play.

Theo Hernandez il veterano

È l’unico ad aver già vinto la Champions, con il Real nel 2018, era un ragazzino. Un’esperienza che gli è servita: non sente la partita.

Bennacer il furetto

Segna un gol non semplice a velocità pazzesca che cambia la partita. Condisce la prova con altre giocate deliziose. Esce tra gli applausi

Brahim Diaz il mago

Una magia illumina San Siro, in molti si stanno chiedendo ancora dove è passato nell’azione che ha portato al gol: molto è merito suo. Ovazione del pubblico meritatissima quando lascia il posto a Rebic.

Leao luce (a intermittenza) a San Siro

Tre o quattro fiammate da paura, quando si accende non lo prende nessuno. Però rispetto a quello che ha fatto la doppietta al Maradona dieci giorni fa è meno devastante.

Giroud non è spietato

Unica punta vera del match, fa a sportellate con Kim ma sbaglia spesso l’ultimo appoggio. Non è spietato come al solito sotto porta.

Kim il muro

Il solito muro, sempre attento su Giroud, non fa passare nulla. Nel finale si prende un’ammonizione per proteste che poteva evitare.

Di Lorenzo capitano intramontabile

Il capitano è sempre l’ultimo a mollare. Lotta su ogni pallone, si incolla a Leao, compito non facile, e prova a fare qualcosa anche in avanti. Maignan gli nega la gioia del gol all’87’.

Anguissa ingenuo

Prende due gialli in meno di cinque minuti e lascia il Napoli in dieci nel momento più delicato. Discutibile il secondo cartellino ma con un’ammonizione sul groppone non doveva rischiare l’intervento.

Lozano, che confusione

Non è il solito furetto. Sbaglia, cerca il rigore e non trova mai il guizzo vincente.

Elmas occasione persa

Era la sua occasione. Spalletti sceglie lui per sostituire Osimhen (e Simeone) in attacco. Controllato a vista da Kjaer e Tomori non riesce mai ad affondare il colpo.

Kvaratskhelia non brilla

Kvarastella non brilla a San Siro. È troppo nervoso: è in un momento di flessione ed è normale, ma senza Osimhen gli occhi erano puntati tutti su di lui. Quando esce non è contento. Potrà rifarsi al Maradona, è ancora tutto aperto.


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