Quante cose sono cambiate in questa città-teatro in cui la felicità adesso appartiene (giustamente) a chiunque: trentatré anni non sono volati via, hanno rappresentato un’eternità, e quando a un certo punto Napoli si è trovata a ondeggiare, smarrita, negli scantinati del calcio, la tristezza è diventata la compagna di passeggiate amare e dolenti. C’è stato un tempo infinito in cui la malinconia s’è impossessata degli uomini, pareva non ci fosse più un domani, che quelli fossero semplicemente palloni avvelenati, e che il loro Dio, Diego, appartenesse ad un’epoca irripetibile, l’unico squarcio di luce d’un settennato ormai sepolto nel labirinto della memoria. E invece Napoli è rinata, risorta da se stessa, dalle ceneri di quell’estate del 2004 che pare un incubo capitato in notti tormentate che stavolta sfuggono via: è la vita, con i suoi saliscendi, e stavolta si può alzare lo sguardo verso il cielo e scoprire dove siano le stelle. La Storia s’è fermata in quello stadio che ora è dedicato a Diego, c’è un velo di nostalgia a pensarci, ma proveranno ad urlare talmente tanto, perché l’eco arrivi lassù, nell’alto dei cieli. I soliti cinquantacinquemila hanno già preso posto, è come se non se ne fossero mai andati dal 30 aprile, poi a sei minuti dalla fine hanno rimesso a posto i cori, li hanno congelati, rielaborandoli per Udine e comunque aspettando una domenica in cui Napoli-Fiorentina sa del passato, della bella epoque, un filo azzurro che collega generazioni e gioia, il collante di quei deliri di massa che rappresentano un’emozione. C’è una felicità che non può essere negata, perché mai si dovrebbe?, e Napoli se ne sta nelle proprie emozioni, le coglie e le nutre, le sparge intorno a sé, anzi nel Mondo dove ha figli sparsi ovunque, testimonial d’un senso di allegria collettivo che appartiene alla natura stessa di questa gente. Sarà pure questa una serata speciale, perché niente può essere improvvisato, non lo è certo stato questo scudetto - l’eredità di una filosofia, di un’idea diversa che è germogliata sin dal 2004, da quando Ad L ha scelto le strade alternative - e stasera, nella presentazione all’americana, in stile hollywoodiano vist e le radici di De Laurentiis, e le luci della ribalta finiranno per illuminare il sorriso dei protagonisti, che sfileranno ad uno ad uno e sentiranno l’abbraccio prima di ricevere in settimana quello del Sindaco.
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