Napoli, le pagelle: Mario Rui e Anguissa flop

Le valutazioni degli uomini di Garcia nella quarta giornata di campionato, nella sfida contro il Genoa
Napoli, le pagelle: Mario Rui e Anguissa flop

NAPOLI

Garcia (all.) 5
Lo salva dalla seconda sconfitta consecutiva soltanto il talento dei suoi: squadra sfilacciata, lunga, confusa; 4-3-3, 4-2-4, 4-4-2 (meglio). I simboli: il primo tiro in porta, nello specchio, arriva al 72’; Kvara, un micidiale esterno sinistro da tridente, che vaga triste dentro il campo e poi incavolato fuori, dopo la seconda sostituzione consecutiva. Come con la Lazio: esce quando invece servirebbe tanto un colpo dei suoi.

Meret 6
Reattivo su Retegui in tuffo, a fine primo tempo. E arrivederci sui gol. Abbandonato.

Di Lorenzo 5
Anche lui, nella confusione, va in sofferenza: quando Gudmundsson strappa, quando bisogna mettere toppe. Come sul raddoppio, ma ci finisce dentro. Da centrale in coppia con Rui.

Ostigard 5,5
Titolare da ex, per la prima volta, dopo aver collezionato 2 minuti in campionato. Benino nelle chiusure, male nell’impostazione.


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Juan Jesus 5
Bani lo batte due volte sul gol: nel corpo a corpo e poi sul tempo. E tanto basta.

Mario Rui 4,5
L’esordio da titolare peggiore possibile: senza affondi, a soffrire tra Sabelli e Retegui. Che sul bis sorprende anche lui.

Olivera (13’ st) 6
Alimenta la rimonta a sinistra.

Anguissa 4,5
Stritolato da Strootman, offuscato da Frendrup. Male l’aiuto alla regia: non è nelle sue corde, del resto.

Raspadori (13’ st) 6,5
Da seconda punta al fianco di Osi, entra e fa gol. E spiega il motivo per cui vuole giocare nel suo ruolo.

Lobotka 6,5
Il più vivo in entrambe le fasi, l’unico con idee, l’ultimo ad arrendersi.

Cajuste (30’ st) 6
Entra, propizia il gol di Jack ed è nell’azione del pareggio. C’è vita in campo.

Zielinski 6,5
Tiene in gioco Bani sull’1-0, ma tiene a galla il Napoli quando inventa l’assist perfetto del pari.

Elmas 5
Prima da titolare, a destra nel tridente, con ammonizione dopo 15 secondi per fallo su Gudmundsson. Prova a tagliare, a liberare Di Lorenzo sul binario, ma la notte è grigia.

Politano (1’ st) 7
Decisivo. Il salvatore della patria: gol splendido, di prima, in corsa. Una settimana dopo il problema muscolare di Skopje.


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Osimhen 5,5
Non lo innesca nessuno, mai. E così ci prova da solo, in corsa, ma non c’è intesa con Kvara. In realtà ci sarebbe un rigore, su di lui.

Kvaratskhelia 5,5
Dopo 30 minuti a vagare, a strigere, ad affogare nel vuoto, si accende a sinistra. Aria di casa. Ma dura poco: Rudi lo sfratta - tatticamente - a giocare dentro fino a quando non passa al 4-4-2: e Kvara firma il primo tiro in porta del Napoli. All’89’, in piena rimonta, l’allenatore lo sostituisce: e lui s’incavola, non la capisce. Come tutti.

Zerbin (44’ st) sv


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NAPOLI

Garcia (all.) 5
Lo salva dalla seconda sconfitta consecutiva soltanto il talento dei suoi: squadra sfilacciata, lunga, confusa; 4-3-3, 4-2-4, 4-4-2 (meglio). I simboli: il primo tiro in porta, nello specchio, arriva al 72’; Kvara, un micidiale esterno sinistro da tridente, che vaga triste dentro il campo e poi incavolato fuori, dopo la seconda sostituzione consecutiva. Come con la Lazio: esce quando invece servirebbe tanto un colpo dei suoi.

Meret 6
Reattivo su Retegui in tuffo, a fine primo tempo. E arrivederci sui gol. Abbandonato.

Di Lorenzo 5
Anche lui, nella confusione, va in sofferenza: quando Gudmundsson strappa, quando bisogna mettere toppe. Come sul raddoppio, ma ci finisce dentro. Da centrale in coppia con Rui.

Ostigard 5,5
Titolare da ex, per la prima volta, dopo aver collezionato 2 minuti in campionato. Benino nelle chiusure, male nell’impostazione.


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