Cicciobello Osimhen, scoppia il caso del bambolotto a Napoli

Giochi Preziosi prepara il pupazzo ispirato a Victor e la societò azzurra diffida: «Non è autorizzato, ci tuteliamo»
Fabio Mandarini
4 min

Il caso del bambolotto-bomber è scoppiato così, all’improvviso, come un gol di Osimhen. Con la mascherina di Osi, il 9 di Osi sul pantaloncino, la maglia che ricorda quella della squadra di Osi, il ciuffo biondo-oro di Osi realizzato con la stessa tintura e magari anche dallo stesso parrucchiere di Osi. E a quanto pare Giochi Preziosi, la storia del giocattolo, la società di cui è fondatore e socio di maggioranza l’ex presidente del Genoa e tifoso azzurro, Enrico Preziosi, deve aver osato un po’ troppo e al Napoli sono girate come fosse una bambola. E invece è un bambolotto. Un grande classico, un pezzo di plastica degli ultimi 61 anni d’Italia, però centravanti: Cicciobello Bomber. È così che si chiama e secondo notizie non ufficiali circolate ieri sul web, il suo debutto sul mercato dovrebbe andare in scena entro il mese di ottobre, al costo di 70 euro. «Con riferimento alla notizia, apparsa su numerosi siti di informazione online, relativa all’imminente immissione in commercio di un gioco per bambini denominato “Cicciobello Bomber” - bambola che riproduce le fattezze del giocatore Victor Osimhen, ritratto con indosso una divisa chiaramente riferibile alla maglia da gioco della prima squadra del Club - la SSCN precisa trattarsi di prodotto non ufficiale, la cui realizzazione non è stata in alcun modo autorizzata dal Club», recita la nota del Napoli diffusa nel pomeriggio attraverso i canali ufficiali. «La Società si è pertanto attivata per tutelare i propri interessi nelle opportune sedi», l’inequivocabile frase conclusiva del comunicato. Ovvero: De Laurentiis-Preziosi è una partita che si rinnova come ai tempi del calcio, però all’insegna dei diritti d’immagine.

Il precedente di Cicciobello D10S

Che Aurelio, per quel che riguarda i suoi tesserati, detiene anche sulla Luna e su Marte: universale proprietario, testualmente. Per la cronaca, in piena euforia scudetto a Napoli e dintorni è stato commercializzato di tutto in stile-Victor: la torta Osimhen, il caffé Osimhen, il babà, la pizza, il gelato Osimhen. Ogni cosa aveva il sapore di Osi, in quei giorni di festa. Il caso-Cicciobello, dicevamo. Quanti anni e quanta acqua sono passati dal 2007: era il 10 giugno, i tifosi erano gemellati, e il Napoli e il Genoa celebravano insieme, tenendosi per mano, il ritorno in Serie A dopo un dolcissimo 0-0 a Marassi. Il gemellaggio, però, s’è rotto, Preziosi ha ceduto il Genoa e questa è la storia di un bambolotto mascherato. Un biondino ispirato a un centravanti che si aggiunge a una collezione infinita: c’è Cicciobello the original e poi - tra gli altri - il modello Bua, il Monello, il Sederino (anche in versione rosso), l’Angelo Azzurro (l’inventore del cocktail non pervenuto) e così via. Ah, in giro sul web si trovano ancora i Cicciobello D1OS: con i capelli di Diego, la maglia azzurra, il numero 10 sul pantaloncino bianco, la sua foto e l’autografo sulla scatola. Mentre sul sito ufficiale del bambolotto più famoso c’è anche una versione che si chiama così: Cicciobello Lacrime Vere. E non sono mica napoletane.


© RIPRODUZIONE RISERVATA