Caso Cicciobello-Osimhen, vallo a spiegare ai bambini

Sembra una bella trovata da bancarelle rionali, ma in realtà ha poco di goliardico quel bambolotto
Cristiano Gatti
3 min

Osimhen è sul mercato, lo porti via con una settantina di euro, contratto pluriennale che dura finché non si rompe. Dopo la presa in giro via social della società - non proprio gradita - per un rigore sbagliato, tutti potranno spingersi più in là e chiamare confidenzialmente il fenomeno con un vezzeggiativo non proprio mitologico, Cicciobello. Siamo davanti a un mezzo salto di specie, dalle statue del presepe di San Gregorio Armeno alla storica bambola della Giochi Preziosi, che ha pensato di inserire nella gamma dei Cicciobelli anche lo straordinario cecchino azzurro. Il nome della nuova versione, neanche a dirlo, è Bomber. Con tanto di numero nove, maglia azzurra, mascherina nera, polenta in testa, perché nessuno, tanto meno il mercato bambino, corra il rischio di confondersi

Cicciobello-Osimhen senza il permesso del Napoli 

Sembra una bella trovata da bancarelle rionali, ma in realtà ha poco di goliardico e molto di giudiziario, tant’è vero che a conti fatti sul nome di Osimhen è già in partenza un’altra grana. Il Napoli si è ritrovato il bambolo senza che nessuno abbia chiesto permesso, e nel complesso mondo in cui i diritti commerciali di qualunque cosa vengono pesati e monetizzati in qualunque modo, pressoché inevitabile la reazione del club. Non deve scandalizzare nessuno la logica che regola queste faccende: la società paga anche l’aria che il giocatore respira, logico e normale che poi in tutti i modi cerchi di recuperare sull’investimento, con i gol prima di tutto, ma anche con lo sfruttamento d’immagine in seconda battuta. Così stanno le cose. È il calcio-business, bellezza, e non c’è niente che possa cambiarlo. 

Cicciobello-Osimhen, tra avvocati e spiegazioni difficili 

Di solito le società devono difendersi da mille piraterie, vedi i gadget non autorizzati e vedi anche le partite rubate, l’industria del tarocco è potente e ci prova in tutti i modi, ma in questo caso siamo di fronte a un contenzioso tra il grande club e la grande azienda, cioè a una causa d’alto bordo, particolare che lascia ancora più sorpresi. Certo potranno sempre raccontare che quel Cicciobello, Bomber azzurro numero 9 con la polenta in testa e la mascherina nera, è un personaggio di pura fantasia, non ha niente a che vedere con Osimhen centravanti del Napoli, come si fa a non vedere che si ispira a Vlahovic. Certo, come no. Gli avvocati possono anche raccontarla a un giudice, ma spiegalo tu ai bambini di Napoli, là dove Osimhen è esattamente la più bella e inconfondibile delle fantasie


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