Ostigard: "L'addio di Kim al Napoli mi ha aiutato: a cosa ho detto di no"

Il difensore norvegese è stato intervistato da transfermarkt: retroscena sul passato e riflessioni sul futuro a breve e lungo termine
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"Nessuno qui è felice della partenza di Kim. È una grande persona e ne sentiamo la mancanza. Ha avuto una grande opportunità. Poteva decidere fra Manchester United e Bayern Monaco e alla fine ha scelto il Bayern. È stata una buona scelta. È innegabile che la sua partenza abbia avuto dei risvolti positivi per me". Così Leo Ostigard nel corso di un'intervista a trasfermarkt.it. Il difensore norvegese ha aggiunto: "Le mie possibilità di giocare sono aumentate immediatamente e ora tocca a me fare del mio meglio. È più facile mostrare le proprie qualità quando si hanno diverse partite di fila piuttosto che una sola ogni tanto".

Ostigard, l'arrivo al Napoli dal Brighton e la corsa scudetto

Ostigard ha riavvolto il nastro fino alla scorsa estate, quando il Napoli lo ha ingaggiato dal Brighton: "Il Napoli mi ha voluto fortemente, i dirigenti mi chiamavano ogni settimana. Ci sono volute undici, dodici settimane per chiudere il trasferimento. Dire no sarebbe stato molto difficile e non mi sono mai pentito di aver scelto questo club così speciale".

Capitolo scudetto"Ripetersi non sarà facile. Ci sono molte squadre attrezzate. L'anno scorso tutto si è incastrato alla perfezione. Abbiamo giocato il nostro miglior calcio, è stato incredibile, sebbene quando si è iniziato a vedere il traguardo si è percepita una leggera ansia. Anche se ho giocato poco, credo di aver contributo al risultato finale. Ho imparato molto da questa nuova esperienza. Per come la vedo io, se vuoi vincere lo scudetto hai bisogno di una buona squadra con giocatori che si aiutano a vicenda, invogliano a superare l'asticella. Al momento non siamo ancora al livello di un anno fa, ma dobbiamo restare nella scia delle prime".

Ostigard: "A Napoli il calcio è una religione"

Il Napoli"Dopo anni in prestito, cercavo un posto dove poter restare più a lungo. Sono davvero felice di essere qui. È diverso dall'Inghilterra: è impossibile descrivere come ci si sente a giocare per il Napoli, bisogna essere qui per capirlo. I tifosi vivono per il calcio, è come una religione".


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