Napoli, è testa a testa Lindstrom-Ngonge

Ballottaggio sull'esterno, confermato invece il blocco difensivo. Raspadori torna titolare in attacco
Tagsnapoli

Oggi il debutto di Dendoncker a Castel Volturno, ieri quello di Ngonge e Traore. Il nuovo Napoli, quello a cui sarà affidata la delicatissima missione-Champions fino a fine stagione, prende gradualmente forma: poi, certo, toccherà a Mazzarri dargli vita. A cominciare dalla partita di domenica all’Olimpico con la Lazio, guarda caso proprio uno scontro diretto per l’Europa, da affrontare senza nove elementi tra squalificati, uomini ai box e alfieri nazionali. Mica gente così, sia chiaro: l’elenco comprende gli infortunati Meret, Natan e Olivera; gli squalificati Kvara, Simeone, Cajuste; lo stesso Traore, alle prese con un programma mirato per recuperare in fretta la condizione atletica smarrita dopo la malaria; e poi Anguissa e Osimhen, impegnati in Coppa d’Africa con Camerun e Nigeria e soprattutto avversari negli ottavi di sabato. Ovvero: uno dei due rispedirà a casa l’altro già domenica. 


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Tridente inedito

La varietà di assenze costringe Mazzarri a studiare soluzioni mai varate finora per il 3-4-3 inaugurato a Riyad. A partire dai tre uomini che agiranno in attacco, sì: al posto di Kvara, a sinistra, si profila un testa a testa tra Lindstrom e Ngonge, che dunque comporranno un tridente inedito con Politano (a destra) e il centravanti Raspadori. Il danese, per il momento, è stato tra i calciatori meno impiegati sia da Garcia sia da Walter; però in finale con l’Inter, quando è entrato proprio al posto di Khvicha, s’è fatto apprezzare per l’impatto e un paio di discese con slalom, anche se poi è caduto nella rete di Pavard sul gol. Il nuovo colpo da 20 milioni, intanto, è pronto e gode di stima collettiva. 


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Il blocco

Un’altra novità è inevitabile a centrocampo, al posto di Cajuste: accanto a Lobotka ci sarà uno tra Gaetano e Zielinski, sospeso in un limbo fino a prova contraria o decisione definitiva. Confermato interamente il blocco difensivo a tre/cinque: i tre centrali saranno Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus; a destra agirà Mazzocchi, ieri regolarmente in campo dopo i crampi accusati in Arabia, e a sinistra Mario Rui, costretto a cominciare in panchina la finale di Supercoppa per problemino a un piede (vesciche), ma come il collega di nuovo in gruppo con tutti gli altri. Oggi, dicevamo, sarà anche il giorno di Dendoncker: primo allenamento di una settimana che lo ha visto fermo soltanto ieri, giornata di visite mediche. Ovvero: volendo, almeno fisicamente, è prontissimo a giocare anche lui.  


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Oggi il debutto di Dendoncker a Castel Volturno, ieri quello di Ngonge e Traore. Il nuovo Napoli, quello a cui sarà affidata la delicatissima missione-Champions fino a fine stagione, prende gradualmente forma: poi, certo, toccherà a Mazzarri dargli vita. A cominciare dalla partita di domenica all’Olimpico con la Lazio, guarda caso proprio uno scontro diretto per l’Europa, da affrontare senza nove elementi tra squalificati, uomini ai box e alfieri nazionali. Mica gente così, sia chiaro: l’elenco comprende gli infortunati Meret, Natan e Olivera; gli squalificati Kvara, Simeone, Cajuste; lo stesso Traore, alle prese con un programma mirato per recuperare in fretta la condizione atletica smarrita dopo la malaria; e poi Anguissa e Osimhen, impegnati in Coppa d’Africa con Camerun e Nigeria e soprattutto avversari negli ottavi di sabato. Ovvero: uno dei due rispedirà a casa l’altro già domenica. 


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