NAPOLI - Diego tifa Giovanni, Max invece Xavi. Calzona fa per sé. Barça-Napoli è una sfida con vista sul mondiale, novanta o forse centoventi minuti che catalizzeranno l’attenzione di almeno altre due squadre, dei rispettivi allenatori e dei milioni di tifosi coinvolti. Simeone padre, che domani sfiderà l’Inter al Metropolitano, per esempio tifa Napoli. Perché c’è di mezzo suo figlio Giovanni, certo, ma soprattutto perché l’eliminazione del Barcellona certificherebbe la qualificazione dell’Atletico Madrid al Mondiale per Club, e questo a prescindere dal futuro cammino dei Colchoneros in Champions, a partire dalla sfida di domani contro Inzaghi. Da casa Juve tiferanno invece per i blaugrana: dopo l’uscita di scena della Lazio, l’eliminazione del Napoli consegnerebbe ai bianconeri il pass per il torneo.
Napoli, per passare serve un successo
Calzona ringrazia il Cholo ma è concentrato sulla sua missione. L’obiettivo è chiaro: passare il turno vincendo a Barcellona, prendendo due punti sul campo più uno di bonus per l’approdo ai quarti. A quel punto la classifica reciterebbe: Juve 47, Napoli 45, azzurri al Mondiale vincendo una delle due successive sfide o pareggiandole entrambe. Se superasse il Barcellona ai rigori, invece, al Napoli servirebbero altri tre punti: una vittoria e un pari o due “X” con passaggio del turno. In sostanza: deve arrivare in semifinale.