Napoli, l'enorme rammarico

Leggi il commento sulla stagione e sul futuro degli azzurri
Napoli, l'enorme rammarico© Getty Images
Pasquale Salvione
4 min

Un rammarico enorme. La conferma di aver buttato via una stagione, una squadra così non può avere un ritardo di 31 punti dalla vetta della classifica. I flash di Monza sono stati abbaglianti, quando al Napoli è venuto il quarto d’ora si sono rivisti i magnifici ragazzi dello scudetto. È stata un’improvvisa fiammata in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni, quando in campo sembravano esserci undici spaventapasseri. Di colpo gli azzurri si sono scrollati di dosso tutte le ansie e le paure che li hanno tormentati per una stagione intera e hanno fatto vedere cosa sono capaci di fare. Grinta, cattiveria, determinazione ma soprattutto tanta qualità. Osimhen è decollato a 2 metri e 23 per firmare il pareggio di testa senza pensare al rischio di atterrare a terra con la maschera, Politano ha estratto dal cilindro una delle sue magie da lontano, Zielinski si è ricordato il suo cognome e ha costretto a un’altra notte insonne chi ha deciso di accantonarlo troppo presto, Raspadori ha dimostrato che, vicino alla porta, è un giocatore che fa la differenza. Sembra la storia di una partita intera, invece è successo tutto in 13 minuti.

Gli stessi che sono bastati a De Laurentiis per aumentare i suoi rimpianti: è vero, anche così questa squadra meriterebbe un’altra classifica, ma le scelte di inizio stagione hanno condizionato inevitabilmente tutto. Ora è inutile guardare indietro, bisogna chiudere al meglio la stagione e cercare di strappare per il 15° anno consecutivo la qualificazione a una coppa europea. Anche perché lo meritano i tifosi, gli stessi che a Monza hanno contestato apertamente società e squadra: sono stati muti per amore, si aspettano le stesse risposte che hanno visto in quei 13 minuti di fuoco. È quello il Napoli di cui si sono innamorati, è quello che vorrebbero rivedere anche l’anno prossimo.

De Laurentiis non può permettersi passi falsi

De Laurentiis sa che non può permettersi altri passi falsi e ha iniziato già a progettare il futuro. Con una delle sue famose intuizioni ha scelto già il ds al quale affidare la ricostruzione, Giovanni Manna. Bravo, brillante, creativo: merita di avere la fiducia che il presidente ha sempre avuto nei giovani di talento. Questa squadra non ha bisogno di essere stravolta, ma di essere rinforzata come andava fatto l’anno scorso. La prima lista della spesa è già pronta: due difensori, un centrocampista e una punta. Praticamente la spina dorsale, da scegliere insieme al nuovo allenatore. Sul quale bisognerà andare con i piedi di piombo, perché probabilmente è la decisione più importante di tutte. Il resto sarà una conseguenza.

Due anni fa il Napoli salutò Koulibaly, Fabian Ruiz, Insigne e Mertens, quest’anno ha visto andar via Kim e Lozano e ora si appresta a dire addio ad altri pilastri dello scudetto. Prima di tutto Osimhen, diventato oggetto del desiderio del Psg, e poi Zielinski, ormai promesso sposo dell’Inter. Non sarà facile sostituirli, ma la squadra mercato è già operativa. Da David a Gimenez, le idee sono tante. E non sono da escludere sorprese. De Laurentiis e Manna possono diventare una coppia imprevedibile.


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