Difesa a quattro con Italiano e Pioli
Quella dell’allenatore sarà la scelta più importante di tutte, più del centravanti che verrà. Orienterà ogni cosa: dal mercato e il gioco, al carattare. Aspetti egualmente fondamentali ma tutti contemporaneamente mancati quest’anno. Di esperienza del genere, e in tema di vittorie, ne ha un bel po’ anche Stefano Pioli, 58 anni, allenatore in uscita dal Milan che occupa una posizione rilevante nelle gerarchie della panchina del Napoli che sarà. E ancora: Vincenzo Italiano, seguito da Adl sin dai tempi dello Spezia e per questo accostato sistematicamente da anni nei momenti di scelte e cambiamenti. Anche con lui, ancora finalista di Conference con la Fiorentina, è stata adottata la “tattica” del rispetto, il maneggiare con cura, ma ora il tempo stringe e la stagione è quasi al tramonto. Per la cronaca sia Pioli sia Italiano adottano la difesa a quattro, preferibilmente 4-2-3-1 o 4-3-3.
Napoli e la variabile Conte
In fondo, e di certo non per importanza o valore, c’è Antonio Conte: la variabile indipendente. Il rapporto con Adl è solido, ci sono stima e amicizia, e a ottobre c’è stata un’offerta super per subentrare a Garcia in corsa. Declinata: preferiva non saltare su un treno in corsa ma partecipare alla definizione del percorso. Conte è libero e ha voglia di rientrare dopo un anno di pausa, ma devono collimare le rispettive esigenze e i rispettivi progetti. Operazione non semplice.