Napoli shock: Di Lorenzo vuole andare via!

Uno dei simboli della squadra e dello scudetto ritiene concluso il suo ciclo e lo ha spiegato con fermezza nonostante un contratto fino al 2028
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, forse il simbolo più significativo della scalata della squadra dal fallimento allo scudetto, ha chiesto la cessione. Ufficialmente: lo ha fatto nel corso dei colloqui degli ultimi giorni andati in scena al centro sportivo di Castel Volturno con il ds Manna. Ritiene il suo ciclo concluso nonostante abbia un contratto fino al 2028 (con opzione fino al 2029), rinnovato l’estate scorsa nel bel mezzo del ritiro della gioia a Dimaro: erano altri tempi. Un anno fa avvertiva forte la stima e la fiducia dell’ambiente, conquistata sul campo con un rendimento straordinario, una professionalità da raccontare ai giovanotti dei vivai e una continuità da guinness sin dai tempi di Ancelotti, ma poi in questa stagione tremenda s’è rotto qualcosa tutto intorno. E anche lui, perfino lui è stato messo in discussione da una parte della critica ingenerosa fino all’inverosimile sul piano personale più che su quello tecnico. Tutti possono sbagliare una o dieci partite, anche trenta nel caso di questo irriducibile cyborg da 230 presenze complessive, e di certo Di Lorenzo ha l’intelligenza e le spalle di affrontarle serenamente; forse, però, è venuta meno proprio la base. Ovvero: ha compreso e appreso che secondo la linea del club non esistono incedibili al cospetto di un’offerta ritenuta soddisfacente e così s’è messo a riflettere. Ha metabolizzato, ci ha pensato ed è scattato sulla fascia, per la milionesima volta, chiedendo lui ufficialmente la cessione. Fermamente. Inderogabilmente.

Napoli shock, Di Lorenzo pronto a ricominciare

A colpire è stato proprio un aspetto: Di Lorenzo sembra davvero convinto di ricominciare altrove. Di intraprendere una nuova avventura e ritrovare le sensazioni avvertite sulla pelle fino a non molto tempo fa, ma poi smarrite all’improvviso nel corso di una stagione fatta a brandelli da una gestione piena di falle nonostante le premesse e lo scudetto: lo ha detto sinceramente, lo ha spiegato e ha dimostrato convinzione. E così, quella in programma domenica al Maradona contro il Lecce potrebbe essere la sua ultima partita con il Napoli. E la fine di un’epoca.

Di Lorenzo, la situazione

Di Lorenzo è amareggiato, facciamo anche deluso dopo aver appreso la nuova linea, ma è difficile pensare che il prossimo allenatore, soprattutto uno come Gasp o come Conte, non scenda in campo una volta investito provando a parlare con lui, a fargli cambiare idea: Di Lorenzo è un pezzo raro, un giocatore super, un atleta straordinario. È il capitano del Napoli e un alfiere dell’Italia di Spalletti che tra un po’ andrà a giocarsi l’Europeo. E mentre lui sarà in Germania, e poi in vacanza, parallelamente il ds Manna e il suo agente Mario Giuffredi potrebbero lavorare a un futuro più lontano. Distante dalla squadra a cui ha dato tutto in cinque anni vissuti con una media di 46 partite a stagione. E sempre di un livello oscillante tra l’alto e l’altissimo, fino alla stagione del crollo del castello tricolore dentro un vortice che ha travolto tutti. Nessuno escluso. Non resta che attendere gli eventi, insomma, leggere le prossime pagine e chiudere i capitoli in sospeso: il romanzo del capitano sembra giunto alla parola fine salvo sorprese, il colpo di scena, quel fattore-X che il popolo azzurro, c’è da scommettere, attenderà fino all’ultimo. E comunque vada, sarà standing ovation.


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