Un Re all'interno del Palazzo Reale. Non sarà la più originale delle frasi ma tanto è stato ieri Antonio Conte a Napoli. Dopo giorni di cielo grigio la città ha accolto il nuovo allenatore con il sole dei giorni migliori. Location spettacolare (scelto il mercoledì perché è il giorno di chiusura al pubblico), tecnico che non vedeva l'ora di parlare, personaggi più o meno noti ad applaudire. I tifosi, in primis. Fuori da Palazzo Reale, mentre a piazza Plebiscito andavano in scena le prove del concerto di Radio Italia, circa trecento. Conte e De Laurentiis arrivano mentre canta Rocco Hunt: lui chiede di poter ripetere l'esibizione, per allenatore e presidente buona la prima.
Napoli, cori e motti per Conte
I napoletano esibiscono tutto il repertorio: "Sarò con te", "Chi non salta juventino è" e varie. Chiedono lo scudetto, impazziscono quando riescono a intravedere l'allenatore, elegantissimo. Tutti pensano che «Aurelio lo doveva prendere un anno fa», in tanti sperano che l'anno senza coppe europee possa «essere perfetto per riprenderci lo scudetto». L'attesa c'è, la pressione pure, in città è pieno di turisti perché sono sbarcate due enormi navi da crociera e anche gli stranieri sono incuriositi dalla folla che si raduna davanti a Palazzo Reale. Dentro le sale sono tirate a lucido, ai presenti viene regalata la maglia con il motto di Conte ("Amma fatica'") e anche un grande corno rosso. Non si sa mai.
Napoli, amici e famiglia per Conte
In prima fila per Conte ci sono moglie e figlia e l'unico momento in cui la voce si incrina un po' è quando il neo tecnico del Napoli parla della sua Vittoria e di quello che vuole trasmetterle. La signora Elisabetta è vestita in pantalone e giacca crema, la ragazza con pantalone bianco e camicia azzurra: semplici, eleganti, discrete. Perfette. Un po' come papà Antonio sul palco. Ci sono poi, oltre al ds Manna e all'ad Chiavelli, il sindaco Manfredi, il presidente della Regione De Luca, il direttore del teatro Epifani, poi Prefetto e Questore. Non mancano gli sponsor, gli amici di sempre come Giulio Pazzanese, al suo fianco in Nazionale, non manca lo speaker del Maradona "Decibel Bellini" e non mancano decine di giornalisti da ogni parte d'Italia e del mondo con Usa, Inghilterra e Sud America. Conte parla, fa qualche intervista one to one, nel frattempo apre il buffet inaugurato da un estasiato De Laurentiis (presente anche suo figlio Edoardo, vicepresidente). La vista è da 10 e lode ma per una volta, almeno stando a social e radio, non è stata la cosa migliore della giornata: a Napoli sono già tutti pazzi di Conte.