L’emozione non la può nascondere. Juve-Napoli non può essere una partita come le altre per Antonio Conte, per la prima volta allo Stadium davanti ai tifosi della Juve. Sedici anni di storia non si cancellano, tredici da giocatore e tre da allenatore in cui ha vinto tutto, e non vuole cancellarli lui per primo. Conte allo Stadium da ex c’era stato già tre volte ai tempi dell'Inter, ma con gli spalti deserti per il covid.
Così i tifosi della Juve hanno accolto Conte
Il ritorno del tecnico allo Stadium ha inizialmente diviso i tifosi della Juve, che non gli hanno dedicato cori a favore e nemmeno fischi, almeno non troppi. Qualcosa c'è stato al momento dell'annuncio delle formazioni: lo speaker ha detto il nome di Antonio Conte prima della squadra, e sono partiti i fischi assordanti, ma erano rivolti al Napoli in generale, compreso l'allenatore. Poi a partita iniziata è arrivato qualche applauso dalla tribuna. Non è successo più nulla fino al 44', quando Conte ha protestato per un fallo non concesso da Doveri: a quel punto è arrivato qualche fischio dallo Stadium, ma nulla di eclatante.
Conte, giro di campo e applausi
Alla fine Conte ha fatto il giro di campo per salutare i tifosi, anche se gli spalti erano già mezzi vuoti: i bianconeri hanno risposto con tanti applausi. Insomma, sono più quelli che lo considerano ancora una leggenda di quelli che lo reputano un traditore. Il tecnico si è soffermato anche sotto il settore ospiti, per salutare i poco più di mille tifosi non residenti in Campania che sono potuti entrare allo Stadium.
Come ha vissuto Conte la partita
Ma come ha vissuto Conte la partita? Come sempre, a sgolarsi e correre tutto il tempo insieme con la squadra, chiedendole di ricompattarsi appena si allungava un po'. Non si è fermato un istante, e poi ne aveva per tutti: se l'è presa anche con i medici del club che hanno ritardato l'ingresso in campo per soccorrere Di Lorenzo. Insomma, la solita passione, anzi probabilmente un po' di più.
Le parole di Conte: "Avversari sì, nemici mai"
“Per me è stata una grande emozione - ha detto poi Conte in conferenza - il minimo che potessi fare era ringraziare i tifosi, con cui ho condiviso 16 anni, al tempo stesso oggi sono molto contento di essere a Napoli. Così come ho salutato i tifosi della Juve oggi ho salutato i nostri tifosi, per me sarà sempre una grande emozione e questo non me lo potrà mai togliere nessuno. Messaggi ai tifosi della Juve? La rivalità ci sarà sempre, ma l’importante è che non ci sia violenza, ci sia sempre educazione e rispetto. Faccio parte della storia della Juve, così come faccio parte anche della storia del Napoli ed essendo uomo del Sud mi dà anche soddisfazione. La rivalità ci sta, ma il rispetto per chi ha dato tanto al club ci vuole sempre. Io oggi i tifosi della Juve li ho visti da avversari ma mai da nemici".