NAPOLI - L'ora delle scelte, la settimana della verità. Un titolo perfetto per raccontare quello che nei prossimi giorni, tra la partita con il Lecce e quella contro il Milan a San Siro, dovrebbe o potrebbe accadere in merito al rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia con il Napoli. Una relazione intensa, bella, vera, fatta di trionfi e tonfi ma anche di legittime posizioni rispettive che in casi come questo non possono e magari neanche devono mancare: il Napoli ha formulato la sua ottima offerta e il giocatore ha risposto con le sue richieste. La proposta del club: 5 milioni più bonus di base, così da arrivare a pareggiare lo stipendio da 6 milioni di Lukaku e diventare in un clic il più pagato della rosa, con ritocchi progressivi a scalare fino al 2029, più l’apertura a trattare l’inserimento di una clausola rescissoria in stile-Osi prima maniera (superiore a 100 milioni). Controproposta dell’entourage dell’attaccante: 8 milioni di base con tanto di clausola rescissoria di livello-Osi seconda maniera (inferiore ai 100). Il ds Manna e l’agente del calciatore, Mamuka Jugeli, hanno in agenda un nuovo incontro: a Milano, a ridosso della partita con il Milan in programma martedì a San Siro, oppure a Napoli se il manager arriverà per la sfida di sabato contro il Lecce.
Kvaratskhelia e il futuro a Napoli
C’è ancora distanza, insomma. E c’è da un po’, la storia è nota sin dal blitz in Germania che De Laurentiis e Manna organizzarono a giugno per incontrare il giocatore e il suo agente nel bel mezzo dell’Europeo, ma una base di partenza esiste ed è solida: Kvara vuole restare al Napoli, vuole continuare a giocare nel Napoli. Certo , le sue condizioni non collimano ancora con le condizioni del club, ma quantomeno c’è la reciproca volontà di proseguire insieme. Ora, però, bisognerà capire se sarà possibile trovare anche un punto d’incontro.
La posizione di De Laurentiis
De Laurentiis, in occasione della prima del docufilm per la celebrazione dei 100 anni del nostro giornale, ha spiegato chiaramente a Sky la posizione della società in merito all’argomento Kvaratskhelia: «I calciatori che sono con noi rimarranno a Napoli fino a quando lo riterremo giusto. Se andrà via? Ci sono stati precedenti, ce ne faremo una ragione. È importante rispettare il volere dei giocatori, ma anche quello della società». Non fa una grinza: Kvara ha un contratto fino al 2027, attualmente guadagna 1,8 milioni a stagione e il club gli offre un salto triplo di stipendio nell’anno in cui non ha neanche l’ausilio della Champions, secondo parametri ritenuti corretti e adeguati sotto ogni punto di vista. Non solo: fino al 2029, lo stipendio di partenza da circa 6 milioni comprensivo di bonus crescerà ulteriormente negli anni. Uno sforzo notevole. Ponderato e senza i rischi assunti all’epoca del rinnovo di Osimhen, pagati a caro prezzo.
Napoli-Kvaratskhelia, il nodo della clausola
Kvara e il suo entourage chiedono anche l’inserimento di una clausola inferiore ai 100 milioni di euro, diciamo vicina al valore di quella attuale di Osimhen (intorno a 80). Il Napoli non vorrebbe l’escape nel nuovo contratto ma è disposto ad aprire, a fare un passo verso il calciatore, però a cifre diverse: più simili alla prima clausola di Osi e dunque superiori ai 100 milioni (intorno ai 120). Un altro punto sul quale bisognerà, eventualmente, incontrarsi a metà strada. Superando curve pericolose, sensi vietati, vicoli ciechi. Eccessi di velocità.