Il Napoli ha riscoperto Raspadori: è Jack ma sembra un Re

Dopo il tris contro Lazio, Como e Viola servono altri gol per lo scudetto
Il Napoli ha riscoperto Raspadori: è Jack ma sembra un Re© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
5 min

La grande bellezza di quattro partite da protagonista non può di certo cancellare le amarezze collezionate nelle 39 precedenti, ma come si dice: il passato sta bene dov’è e il presente è suo. Di Giacomo Raspadori. L’acquisto di gennaio del Napoli, il partner di Lukaku, il bomber dell’ultimo poker di giornate con un tris di Jack più un’autorete provocata. Molto bene, vero? Di certo contro la Lazio per il 2-2, ahilui un po’ meno in occasione della sconfitta di Como e addirittura alle stelle co n la Fiorentina: è stato l’autore del gol decisivo per il ritorno a una vittoria che mancava dal 25 gennaio. Totale punti prodotti? Quattro in quattro partite. Sette se aggiungiamo quelli nati dal primo graffio della sua stagione: contro il Venezia al Maradona. Era il 29 dicembre 2024, alle porte di un mercato di gennaio che sembrava pronto a decretarne l’addio: quella rete ha cambiato le cose. Insieme con Conte: è stato lui a opporsi fermamente alla cessione. A maggior ragione con Kvara sull’uscio. Ma questa è un’altra storia.

I numeri di Raspadori

Raspadori, insomma, a Venezia collezionerà la quinta consecutiva da titolare dopo tanta panchina e le sfide con Lazio, Como, Inter e Fiorentina. Tre gol in quattro giornate, dicevamo, a secco soltanto contro i campioni d’Italia ma comunque con in tasca un risultato super: in questa piccola parentesi di partite è riuscito a segnare tanti gol quanti ne aveva realizzati nelle precedenti 39. Tra l’altro, quella con la Viola è servita sia in ottica scudetto sia per abbellire il suo carnet personale: domenica scorsa, infatti, ha giocato la centesima con il Napoli in tutte le competizioni: dal suo esordio nella stagione 2022-23, casualmente proprio contro la Fiorentina il 28 agosto 2022 in campionato, è l’unico giocatore italiano nato negli anni 2000 ad aver collezionato almeno 100 presenze con una singola squadra di Serie A. Nonostante tante panchine, tanta attesa, tante questioni tattiche nate, cresciute e morte nello stesso momento in cui Conte lo ha collocato nel suo habitat naturale.


Raspadori e l'intesa con Lukaku

Erano anni che Raspadori ripeteva ogni volta che a lui piace giocare da centravanti o da seconda punta a sostegno del centravanti. La porta deve guardarla negli occhi, cioè nello specchio, così come accade in Nazionale. Appena s’è creata l’opportunità, per altro in emergenza, Conte ha ridisegnato l’assetto lanciando il Napoli con le due punte; 3-5-2 che nello sviluppo porta in prima linea Politano, Lukaku, Raspadori, McTominay. Con Jack che si abbassa e si alza, che lega il gioco, che aiuta in fase difensiva, che dialoga con Rom e soprattutto segna. Gol scudetto quello con la Fiorentina, altri in attesa fino a quando potrà. L’intesa con Romelu, tra l’altro, cresce e migliora: sono due, gli assist che finora il collega ha fornito a Raspa. Uno con la Lazio, l’altro domenica con la Fiorentina. Peraltro belli davvero. Si danno del tu, parlano di calcio, s’incastrano. Il gigante e la freccia.

Napoli, i precedenti

Dal Venezia a Venezia è la storia del giorno. È il titolo scontato di un film dal finale tutto da giocare con la benedizione di precedenti molto interessanti. La storia è questa, ogni volta che Raspadori incontra i veneti succede qualcosa. Produce qualcosa: due gol e due assist in tre incroci tra Sassuolo e Napoli. Risultati finali: tre vittorie. Non è vero ma ci crede. E dopo Venezia, la Nazionale. Ancora da attaccante puro, ci mancherebbe.

 

 

 


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