Febbre a cinquemila, tutta Napoli a Lecce

Già sold out il settore ospiti del Via del Mare: caccia al biglietto per gli altri settori
Fabio Tarantino

Antonio Conte li ha definiti «eccitati» i tifosi all’esterno del Maradona mentre aspettavano il pullman del Napoli poche ore dopo la sconfitta dell’Inter contro la Roma. A distanza ravvicinata ha letto nei loro occhi quell’euforia innocente tipica dei sogni. Il Napoli, citando ancora il suo allenatore, è «a quattro passi» dal quarto scudetto che farà tappa anche a Lecce, sabato pomeriggio, per una gita fuori porta in un weekend che diventa anche occasione di svago e relax. La città ci crede, la squadra pure, i giocatori usano i social per frasi che sanno di slogan, per dire senza dirlo che al tricolore hanno sempre creduto e ora più che mai. Si vive sospesi, in questa bolla di silenzio tattico, sussurrando appena parole che hanno tutte la stessa rima. C’è grande differenza con la festa pianificata di due anni fa, quando già in primavera c’era profumo di gioia. Ora si cammina insieme, curiosi, speranzosi. Domenica c’è stato il dodicesimo sold out a Fuorigrotta, il settimo di fila: 51.144 cuori in fila.

I social

C’è elettricità nell’aria e sul web, dove si spreca la parola «fratm» (fratemo, fratello in napoletano) che è il soprannome che Mazzocchi ha dato a McTominay. «Scudetto significherebbe il mondo», ha detto Scott domenica. Altri hanno usato i social per restare prudentemente a guardia del sogno: «A meglio parola è chella ca nun se dice», la parola migliore è quella che non si pronuncia, ha scritto Di Lorenzo, napoletano acquisito. Politano è stato più chiaro: «Il destino nelle nostre mani. Senza vertigini, senza paure». E Simeone, 100 presenze in azzurro al cospetto di papà Cholo in tribuna, ha seguito Conte: «Un altro passo, tutti insieme».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

La grande attesa

Per Lecce la grande rincorsa è partita. Ieri era iniziata la vendita dei biglietti e quelli del settore ospiti, circa mille, sono terminati nel giro di pochissimo tempo. La vendita online era vietata, è stata corsa ai rivenditori autorizzati, ma per molti c’è stata la beffa. I residenti in Campania si sono arresi, quelli fuori regione hanno optato per gli altri settori. In totale potrebbero essere più di cinquemila i tifosi del Napoli al Via del Mare. D’altronde quella di sabato sarà una trasferta invitante per tanti motivi. Oltre alla classifica c’è la comodità della data e dell’orario (18) due giorni dopo l’1 maggio, con possibilità di maxi ponte per molti o semplicemente di classico weekend in Salento a quattrocento chilometri da casa.

Si riparte

La squadra si ritroverà oggi in campo per la ripresa degli allenamenti. Da valutare le condizioni di Anguissa, uscito per una botta al fianco, e di Buongiorno per il risentimento alla coscia destra. In attesa di novità dagli esami strumentali, per il difensore la stagione potrebbe anche essersi conclusa in anticipo. A Lecce, intanto, Conte farà di nuovo scorta d’inventiva e potrebbe ripartire ancora una volta dal 4-4-2 che aveva già in mente per il Torino prima dell’influenza di Raspadori. Dunque con Jack al fianco di Lukaku e McTominay falso esterno sinistro con destinazione sempre l’area di rigore avversaria.


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Antonio Conte li ha definiti «eccitati» i tifosi all’esterno del Maradona mentre aspettavano il pullman del Napoli poche ore dopo la sconfitta dell’Inter contro la Roma. A distanza ravvicinata ha letto nei loro occhi quell’euforia innocente tipica dei sogni. Il Napoli, citando ancora il suo allenatore, è «a quattro passi» dal quarto scudetto che farà tappa anche a Lecce, sabato pomeriggio, per una gita fuori porta in un weekend che diventa anche occasione di svago e relax. La città ci crede, la squadra pure, i giocatori usano i social per frasi che sanno di slogan, per dire senza dirlo che al tricolore hanno sempre creduto e ora più che mai. Si vive sospesi, in questa bolla di silenzio tattico, sussurrando appena parole che hanno tutte la stessa rima. C’è grande differenza con la festa pianificata di due anni fa, quando già in primavera c’era profumo di gioia. Ora si cammina insieme, curiosi, speranzosi. Domenica c’è stato il dodicesimo sold out a Fuorigrotta, il settimo di fila: 51.144 cuori in fila.

I social

C’è elettricità nell’aria e sul web, dove si spreca la parola «fratm» (fratemo, fratello in napoletano) che è il soprannome che Mazzocchi ha dato a McTominay. «Scudetto significherebbe il mondo», ha detto Scott domenica. Altri hanno usato i social per restare prudentemente a guardia del sogno: «A meglio parola è chella ca nun se dice», la parola migliore è quella che non si pronuncia, ha scritto Di Lorenzo, napoletano acquisito. Politano è stato più chiaro: «Il destino nelle nostre mani. Senza vertigini, senza paure». E Simeone, 100 presenze in azzurro al cospetto di papà Cholo in tribuna, ha seguito Conte: «Un altro passo, tutti insieme».


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