Il sogno di McTominay

L'urlo del Maradona è speciale per Scott: “Qualcosa di incredibile. Come il giorno che sono arrivato a Napoli con i tifosi che mi aspettavano all'aeroporto. In tanti erano lì per me..."
Il sogno di McTominay
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Scott Mc Tominay da Lancaster è cresciuto calcistamente nell'Old Trafford, ovvero il "Teatro dei Sogni" e quando ha lasciato il Manchester Utd, come lui stesso ha definito la sua “comfort zone", si è portato dietro un sogno, vincere a Napoli. Scott non sapeva, salendo sull'aereo direzione azzurro Napoli, che andava a inserirsi nel più grande teatro al mondo a cielo aperto. È già a quota undici gol in campionato (dodici con quello in Coppa Italia contro il Palermo) dei quali oltre la metà realizzati al "Diego Armando Maradona" dove ha scoperto cosa significa sentire per almeno sei-sette volte e anche più McTominay urlato da oltre cinquantamila persone. Boati a ripetizione «capaci di dare ancora più carica» Scott dixit. Contro l'Empoli il palo gli ha tolto la soddisfazione di una tripletta personale. Ma nel suo book personale c'è anche il micidiale gol-flash al "Meazza" contro l'Inter. Scott, già pupillo di Alex Ferguson, dal suo arrivo in maglia azzurra non ha mai nascosto il suo sogno: «Sono qui per vincere».  Professionista da Premier. Centrocampista nato, attaccante aggiunto con la vocazione del gol, mediano per mantenere il risultato e casomai servisse ha nel suo curriculum vitae anche prestazioni certificate da difensore centrale. Difficilmente perde un tackle. Deciso. Il Napoli ha speso per averlo trenta milioni, adesso il suo valore supera i quaranta. Per i tifosi dei Red Devils, Scott era "The Savior", il Salvatore, invece a Napoli gli sta bene "McFratem" (in italiano McFratello) coniato da Pasquale Mazzocchi che generalmente parla in lingua madre. In sostanza, Mc Tominay è un inglese naturalizzato scozzese (scelse di giocare con la Tartan Army perché i Tre Leoni non si facevano sentire) che ha scoperto una città per lui nuova. «Napoli non è solo una città, ma tante cose in una». E lui ha un sogno per il teatro all'aperto più grande del mondo: un titolo per i tifosi.azzurri.

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