Parma, Faggiano: "Stipendi? Scelta importante di squadra, allenatore e staff"

Il ds del Parma: "Il maxi ritiro non sarà semplice per tutti"
Parma, Faggiano: "Stipendi? Scelta importante di squadra, allenatore e staff"© Getty Images
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“Noi abbiamo il Centro Sportivo, adesso dovremo aspettare la posizione dei medici sportivi e di tutti. Perché se 70 persone devono stare in camera singola, chiaramente, ci dobbiamo organizzare. Abbiamo anche il convitto per il Settore Giovanile e utilizzeremo quello. Da noi, comunque, è già tutto sanificato e organizzato da un mese. Abbiamo il cuoco, i ragazzi che lavorano in cucina, la portineria: è tutto organizzato e staremo lì. Non è semplice, per questo maxi ritiro si dovrebbe forse parlare un po’ di più con gli addetti ai lavori perché tenere due mesi una squadra in ritiro senza famiglia non è facilissimo. Se vogliamo continuare, ci dobbiamo adattare”.  Sono le parole del ds del Parma Daniele Faggiano che ha parlato a Radio Marte. Domande anche sulla ripartenza del campionato: “Noi ci adattiamo. Io posso parlare per me, poi chiaramente c’è la mia Società che decide e sa qual è la situazione. Secondo me dobbiamo essere sicuri, certi per andare avanti. Io vorrei ma dobbiamo essere tutti in sicurezza perché se dovessimo ricominciare e poi rifermarci....Altrimenti si fanno errori su errori. Io penso che dovremo stare in sicurezza tutti, lo ripeto. Purtroppo, brutalmente, devo dire che se iniziamo e c’è il rischio… Non è semplice rispondere. Non vedo altra uscita, oppure stoppare tutto. Si tratta, però, di un sistema importante per l'economia italiana. Il calcio è un'industria che potrebbe aiutare la nazione nella ripartenza. Da cittadino, la mia preoccupazione è che qualcuno si senta autorizzato nell’uscire o avere rapporti e far quel che vuole. Quando parlano che c'è confusione, quando qualcuno dice una cosa e si smentisce subito dopo, dico che bisogna parlare meno. Bisogna andare tutti nella stessa via: il mondo italico è variegato. Ho sentito qualcuno che voleva ricominciare un mese fa, non è bello sentire questo. Qualcuno non ha vissuto nelle città dove si sta vivendo ancora oggi una tragedia. Non è semplice. Non dobbiamo guardare come abbiamo sempre fatto solo a casa nostra, ma anche a casa degli altri perché ci sono problemi seri. Nello stesso tempo, un maxi ritiro comporta tante spese per questo dico che devono rispondere le Società. Devono decidere loro se continuare o no”. Domanda anche sulla situazione stipendi: “Accordo per gli stipendi? Noi non vogliamo essere da modello, poi ognuno a casa sua conosce i propri problemi. Non è stato facile perché togliere dei soldi non è mai facile. Però penso di rappresentare una squadra fatta non solo da calciatori ma soprattutto da uomini, una scelta condivisa da me, dal mister, dallo staff, dai miei collaboratori, dallo scouting e da tutti i calciatori. E’ una scelta coscienziosa da parte di tutti. Non guardo primi o secondi, noi lo abbiamo fatto per il bene del Parma e anche per il bene dei nostri dipendenti: nessuno di loro andrà in cassa integrazione, neanche il Settore Giovanile. Abbiamo intrapreso questa scelta non facile né da proporre né da attuare ma ci siamo riusciti grazie allo staff tecnico, al mister e alla squadra che hanno capito. Non era facile perché non vedendoci tutti i giorni e facendo soltanto conference call o telefonate non è semplice. Non vogliamo essere da monito per nessuno, lo abbiamo fatto anche per rispetto all’Italia e agli italiani che stanno soffrendo”.


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