
Quando il Parma l'ha chiamato non ci ha pensato su due volte: per Cristian Chivu il salto in prima squadra e in Serie A è la grande occasione che sognava e aspettava da un po'. Il puzzle ha preso forma quando Igor Tudor ha rifiutato l'offerta dei ducali, nonostante il pressing incessante della proprietà: l'ex Juve e Lazio non era convinto, in realtà non lo è mai stato sin dai primi sondaggi esplorativi dei giorni scorsi, la sua linea è sempre stata quella di aspettare la chiamata di un club in lotta per l'Europa. E allora si è aperta la strada per Chivu e il suo arrivo a Parma per raccogliere l'eredità di Pecchia, esonerato dopo 100 partite e la storica vittoria della Serie B 2023-24.
Come gioca Chivu: modulo e atteggiamento
Entusiasmo e forte convinzione, così Chivu ha accolto l'idea di allenare per la prima volta in Serie A. Porterà al Parma l'esperienza che fin qui ha maturato allenando prima le giovanili dell'Inter e poi la Primavera nerazzurra, con la quale ha vinto il campionato nella stagione 2021-2022. In sei anni, dal 2018 al 2024, l'ex difensore di Ajax e Roma ha lasciato la sua impronta, le sue idee, il suo marchio di gioco, votato dopo anni di continuo perfezionamento e di sperimentazioni al 4-3-3, lo stesso modulo che molto probabilmente utilizzerà per provare a rilanciare il Parma dei connazionali romeni Man e Mihaila. Pragmatismo e ambizione, poi, sono le altre due qualità che Chivu ha saputo dimostrare e su cui tenterà di fare leva per scuotere un ambiente che a inizio anno non immaginava di ritrovarsi così in ritardo in Serie A, al terzultimo posto in classifica.