De Rossi freme: ora vuole allenare

Il sogno è quello di allenare la Roma, ma prima dovrà completare il corso
De Rossi freme: ora vuole allenare© EPA
Roberto Maida
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ROMA - Il lockdown a volte può schiarire le idee: chissà che Daniele De Rossi non scenda dal terrazzo con vista sul Castel Sant’Angelo e si incammini in una direzione precisa per la vita che verrà. Ha smesso di giocare prima di quanto avesse preventivato, riconoscendo con lealtà che il corpo non assecondava più la sua mente, e ora si prepara al futuro da allenatore con la freschezza dello studente al primo giorno di liceo: incuriosito e un po’ spaventato dalla prospettiva di diventare grande. Quando la quarantena finirà, visiterà i centri sportivi dove lavorano i suoi tecnici di riferimento, da Guardiola a Luis Enrique passando per Mancini, e nel frattempo parteciperà al corso di Coverciano (con lui Alessandro Del Piero) per diventare allenatore di prima categoria: con il diploma che ne deriverà, potrà allenare in Serie C o nei campionati giovanili oppure lavorare come vice in Serie A e B.

Percorso

Nei suoi desideri c’è anche l’ipotesi di tornare alla Roma con un ruolo nello staff tecnico. «Ma io non mi sono mai proposto e nessuno mi ha chiamato» ha precisato lui nelle scorse settimane. La verità è che De Rossi sarebbe ben felice di una chiamata. Però la pandemia ha bloccato tutto, a cominciare dalla trattativa tra Pallotta e Friedkin che era condizione necessaria per un rientro a Trigoria. E lo stesso corso di Coverciano, che era previsto ad aprile, è stato rimandato. Servirà un po’ di pazienza, anche all’interno della Roma dove per il momento la panchina della Primavera resta al padre Alberto: in scadenza di contratto, ha fatto capire di voler lasciare per dedicarsi a un incarico di supervisione in compagnia di De Sanctis e Bruno Conti. [...]

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