Pallotta: «Voglio ancora il bene della Roma. Spero che Friedkin impari dai miei errori»

Il presidente uscente americano ci contatta via whatsapp e specifica: "Siete sicuri che il closing si farà a Londra? Non ho mai chiesto ai miei dirigenti di non avere contatti con Friedkin prima della chiusura"
Pallotta: «Voglio ancora il bene della Roma. Spero che Friedkin impari dai miei errori»© LAPRESSE
Roberto Maida
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«Siete sicuri che il closing sarà a Londra? Magari lo faremo a Boston, o a Roma, o in Croazia...». E’ la notte di Ferragosto, il telefonino squilla: è James Pallotta dall’altra parte dell’oceano a scrivere su whatsapp. Non è un messaggio di auguri. Ci contatta per puntualizzare alcune indiscrezioni che non gli sono piaciute, a proposito della cessione della Roma a Dan Friedkin prevista per lunedì 17. Sulla proprietà dello stadio di Tor di Valle, ad esempio, Pallotta chiarisce: «Se abbiamo utilizzato un’altra società invece che direttamente la Roma, se le due entità erano separate, è stato solo per problemi legali e finanziari. Non c’era una strategia. Dei ricavi avrebbe comunque beneficiato il club». Che però avrebbe dovuto continuare a pagare un affitto come rimborso all’azionista, più o meno in linea con gli oltre 3 milioni annui che la Roma versa al Coni per giocare all’Olimpico. Friedkin, nel medio/lungo periodo, è intenzionato ad abbattere questo costo per far diventare lo stadio un patrimonio del club: «Friedkin vedrà...» dice Pallotta, sibillino.

Pallotta: "Voglio che la Roma abbia successo in futuro"

Il presidente esclude di aver chiesto ai dirigenti della Roma di non avere contatti con Friedkin prima del closing: «State scherzando? Non potrei mai pretendere una cosa del genere. Anzi, posso dirle che alcuni dei miei manager hanno parlato a Friedkin giusto pochi giorni fa. Ho offerto all’acquirente sin dallo scorso autunno la mia totale disponibilità a collaborare. Sono pronto a dare consigli, in modo che Friedkin possa imparare dai miei errori per non ripeterli. E’ un fatto che nessuno può negare, perché ho pronunciato queste parole davanti a molti testimoni». Il pensiero si chiude con una rassicurazione ai tifosi, che ribadisce il concetto espresso nel comunicato che certificava l’accordo preliminare: «Ho sempre pensato al bene della società. Voglio che la Roma abbia successo in futuro. Chiunque sia il proprietario».  

Dove verrà formalizzato il passaggio di proprietà

Intanto gli avvocati sono al lavoro per perfezionare i contratti da firmare. La battuta iniziale di Pallotta sul closing, che non necessariamente verrà formalizzato a Londra, contiene un fondo di verità. I soggetti coinvolti nella trattativa, causa Covid, non si incontreranno fisicamente ma invieranno documenti e procure agli studi legali e al notaio romano che dovrà apporre il sigillo sull’atto. In ogni caso tra poche ore Dan Friedkin sarà padrone e presidente della Roma.


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