Roma, Covid unico ostacolo per El Shaarawy

Fonseca lo ha voluto tanto: aspetta il tampone negativo per firmare il contratto
Roma, Covid unico ostacolo per El Shaarawy© ANSA
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Roberto Maida

ROMA - Il segreto e la speranza di Stephan El Shaarawy sono affidati alla competenza di un signore che si chiama Chris Bowman. Inglese, è stato preparatore atletico di Leeds e Bolton prima di mettersi in proprio e inventarsi un’idea: trasferirsi a Dubai, il buen retiro di tanti calciatori d’élite che hanno bisogno di un tagliando. El Shaarawy ha lavorato costantemente con lui, sospeso nel limbo del Medio Oriente, non potendo né volendo tornare in Cina. Ha aspettato pazientemente tre mesi, dopo il trasferimento saltato a inizio ottobre, e alla fine è stato ripagato grazie al silenzioso pressing del fratello manager, Manuel, che lo ha liberato dallo Shanghai Shenhua. Adesso, atterrato a Roma, aspetta solo che un tampone certifichi la sua negatività al Covid per effettuare le visite mediche e firmare il contratto con la Roma. Servirà ancora un po’ di pazienza. Ed è chiaro che, se dovesse risultare positivo anche alla fine del mercato, El Shaarawy firmerebbe comunque per la Roma. Il suo sogno di tornare dopo un anno e mezzo di esilio dorato non verrà rovinato da un virus che lo ha appena stuzzicato, senza produrre sintomi.

Prima scelta

Si è già confrontato con Fonseca, che si è speso in prima persona per portarlo alla Roma: lo voleva a ottobre, quando l’affare era stato allestito ma è poi saltato per il mancato accordo economico con lo Shanghai; e lo vuole adesso, quando ha considerato il vantaggio di tesserare un attaccante pronto subito (o quasi, se Bowman ha lavorato bene e se il Covid scompare in fretta) e conosce la Roma e la Serie A rispetto al brasiliano Bernard, di cui Fonseca ricorda le evoluzioni allo Shakhtar di qualche anno fa. [...]

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