Matias Viña alla Roma: è fatta. Manca solo un ostacolo

Il club giallorosso deve risolvere il problema sull'isolamento di dieci giorni previsto per chi arriva dal Brasile
Matias Viña alla Roma: è fatta. Manca solo un ostacolo© EPA
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Il mercato della Roma comincia a movimentarsi. Sia in entrata che in uscita il general manager giallorosso sta portando avanti e chiudendo diverse trattative per regalare rinforzi a Mourinho e sfoltire la rosa della prossima stagione. Chiuso già da diversi giorni Rui Patricio (che domani alle 13.30 verrà presentato in conferenza stampa), la Roma sta definendo l’arrivo di Matias Viña, terzino uruguaiano del Palmeiras. Al club brasiliano andranno 14 milioni compresi bonus di cui il 40% sarà girato nelle casse del Nacional Montevideo, prima squadra del ventitreenne. Viña è pronto a fare le valigie, presto sarà nella capitale (non oggi, l'affare non è ancora chiuso) per cominciare la sua avventura in giallorosso.

Potrebbero ritardate le visite mediche e la firma sul contratto (cinque anni a 1,2 milioni di premi) per le disposizioni governative per chi arriva dal Brasile. L’obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria di 10 giorni sarebbe dovuti a chi ha infatti soggiornato nel paese sudamericano: il club contatterà il Ministero della Salute per avere ulteriori informazioni. Una possibilità potrebbe essere quella di sottoporre il giocatore solamente a un tampone prima e dopo lo sbarco, vista poi l’imminente partenza per il Portogallo, oppure di farlo soggiornare provvisoriamente a Trigoria (come fatto con Mourinho) ritardando però la sua spedizione in terra lusitana. Aggiornamenti nelle prossime ore. La Roma dopo l’infortunio di Spinazzola non ha perso tempo e ha individuato in Viña il giusto rinforzo per la corsia sinistra: un’operazione facilitata anche dal doppio passaporto del ragazzo uruguaiano (è il settimo nella storia della Roma) che aveva degli avi originari della Basilicata.


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