Roma, ecco Keramitsis: tutto sul giovane greco che assomiglia a Manolas

Due anni fa dilettante a Salonicco, poi l'arrivo in Italia: a 17 anni è diventato un perno nella Primavera e ora ha conquistato anche Mourinho
Roma, ecco Keramitsis: tutto sul giovane greco che assomiglia a Manolas© AS Roma via Getty Images
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Dimitrios Keramitsis è l’ultimo diamante del settore giovanile della Roma che ha calcato il prato dell’Olimpico. Minuto 95': Roma-Cagliari è ancora in bilico, Mourinho guarda in panchina e posa a sorpresa gli occhi sul ragazzino greco. Lui è incredulo, si cambia e prende il posto di Maitland-Niles senza farsi tradire dall’emozione. Chi lo conosce dice che ha un bel caratterino: è molto sicuro di sé perché sa di essere forte e inoltre ha bene in mente dove vuole arrivare. Dietro a questo baby (si fa per dire: è alto 1.93 cm), come spesso capita, c’è una storia incredibile. Perché fino a un paio di stagioni fa era in Grecia, a Salonicco, a giocare tra i dilettanti. In poco tempo è passato dall’anonimato più totale alla ribalta della Serie A.  

Dalla Grecia all'Italia fino all'esordio in Serie A

Niente passaggi intermedi. Niente Paok. A portarlo in Italia da sconosciuto ci ha pensato l’Empoli due anni fa. Ma Keramitsis in Toscana ha giocato pochissimo, complici le prime ondate di Covid. [...] Da comparsa, però. La scorsa estate la Roma ci ha scommesso a occhi chiusi. Il greco, infatti, è stato l’acquisto più importante e anagraficamente più grande dell’intero settore giovanile giallorosso: a portarlo a Trigoria ci hanno pensato Morgan De Sanctis e Simone Lo Schiavo, l’uomo che ha scoperto Felix. Sulla carta Keramitsis doveva giocare con l’Under 18. All’inizio, infatti, è andata così. Ma Alberto De Rossi l’ha promosso quasi subito in Primavera anche perché lì dietro era corto a livello numerico, tra infortuni e squalifiche. Keramitsis, quindi, è diventato a 17 anni un perno della difesa della Primavera.[...] Di solito Keramitsis gioca sul centro sinistra, il piede preferito è il destro. Tanti i punti di forza: sa impostare palla a terra, è forte sulle palle alte e superarlo nell’uno contro uno è una missione piuttosto complessa. Ad alcuni ricorda Manolas. Già a novembre si allenava sporadicamente con la prima squadra. Mourinho l’ha studiato a lungo e contro il Cagliari ha avuto il coraggio di buttarlo nella mischia.  

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