Spinazzola, slitta il recupero: ecco quando può tornare

La nuova tabella di marcia del terzino della Roma, che si era infortunato in campo con la Nazionale durante gli Europei, prevede un graduale ritorno in gruppo: le tempistiche
Spinazzola - Resta© AS Roma via Getty Images
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ROMA Spinazzola ricorda bene quell'ultima corsa prima del dolore: sulle sue gambe, locomotive del Paese, correva il sogno degli italiani. Un sogno diventato incubo per i romanisti. Il terzino giallorosso si è fermato il 2 luglio all'Allianz Arena di Monaco, 209 giorni fa, nei quarti di finale di Euro 2020. Ma la sua testa non ha mai smesso di correre. Forse Leonardo non si aspettava che alla Nazionale sarebbe servito il suo contributo già a marzo per i play off Mondiali, ma di sicuro sperava e spera ancora di poter vivere la primavera in campo. Questo è l'obiettivo. L'azzurro è un'altra storia: non ci sono i tempi per un rodaggio nella Roma talmente efficace da potergli spalancare le porte della Nazionale in vista del doppio impegno con Macedonia del Nord e una tra Turchia e Portogallo. «Avremmo voluto e vorremmo Spinazzola, ma anche per lui i tempi si sono allungati e sarà difficile» ha dichiarato ieri il ct Mancini, chiudendo la questione. 

Roma, quando torna Spinazzola: le tempistiche

Dopo la rottura sottocutanea del tendine d'Achille della gamba sinistra, Spinazzola ha messo anima e cuore nella riabilitazione. I primi progressi gli hanno fatto immaginare una sorta di recupero-lampo (ha parlato egli stesso di ritorno in campo a novembre), ma ci vorrà ancora tempo. La nuova tabella di marcia prevede un graduale ritorno in gruppo presumibilmente per la fine di febbraio. È presto per immaginare la data della prima convocazione. In questi mesi la Roma ha seguito l'approccio di Mourinho: «Dal primo momento ho pensato che in questa stagione non avrei avuto Spinazzola - ha dichiarato dieci giorni fa il tecnico - Il recupero da un infortunio così difficile è molto complicato e non è mai una linea retta. Deve stare tranquillo». Quando il ragazzo ha tentato di accelerare i tempi, lo staff medico gli ha sempre consigliato di frenare l'entusiasmo e di gestire il proprio fisico. Un infortunio del genere, infatti, espone a un rischio alto di ricadute. E il caso Zaniolo, pur dovuto a circostanze imponderabili e con un infortunio diverso, insegna l'importanza della prudenza. Non va nemmeno dimenticato che Spinazzola è capace di sviluppare una velocità di 35 chilometri orari: questo aumenta inevitabilmente il carico sul tendine, che va messo "in sicurezza" prima del via libera dei medici. Da Trigoria e dall'entourage del calciatore, comunque, filtra ottimismo: tutto procede con cautela e secondo una logica. 

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