Leicester, il piano di Rodgers: ecco la carta anti-Mourinho

La semifinale europea è un evento storico per il club inglese, anche se non paragonabile al titolo del 2016. In arrivo in città 3.500 tifosi
Leicester, il piano di Rodgers: ecco la carta anti-Mourinho© EPA
Roberto Maida
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ROMA - Il 2 maggio a Leicester è una sorta di Natale calcistico, da sei anni a questa parte: è il giorno in cui la squadra del 2016 vinse aritmeticamente la Premier League, dopo una cavalcata incredibile e forse irripetibile. E’ dunque comprensibile che ieri il sito del club proponesse un lungo articolo che ricordasse l’impresa di Claudio Ranieri e dei suoi giocatori, lasciando in secondo piano almeno per qualche ora la semifinale contro la Roma. La nostalgia per assurdo può diventare una spinta motivazionale per quelli che c’erano già allora: in particolare Jamie Vardy, tornato titolare dopo il lungo infortunio giusto giovedì scorso, che sogna all’Olimpico il primo gol in carriera in Conference League

Vardy, la carta anti-Mourinho

Brendan Rodgers, l’allenatore che ha fatto l’impossibile per recuperarlo, ne sta gestendo con cura il corpo. Dopo i 62 minuti da fantasma contro la Roma, Vardy ha esplorato il campo del Tottenham per 23 minuti domenica. Dopodomani però sarà in campo, stavolta a tempo pieno, avendo beneficiato di una settimana completa di allenamenti. La speranza degli inglesi di Leicester è che l’inglese della Roma, Chris Smalling, gli permetta di sprigionare il suo potenziale offensivo, che è basato soprattutto sulla velocità. Vardy ha segnato l’ultimo gol il primo marzo contro il Burnley, subito dopo essere tornato da un malanno muscolare e appena prima del guaio al ginocchio. E’ evidente che a 35 anni non sia più affidabile come ai tempi di Ranieri. Ma resta un centravanti molto pericoloso quando può sgusciare da uno spazio aperto. «L’ho risparmiato un po’ contro il Tottenham - ha chiarito Rodgers - per averlo al massimo all’Olimpico. Era importante per lui aggiungere minuti nelle gambe. Sono sicuro che pian piano potrà darci di più in partita».

Roma, attesa Leicester

Per il Leicester è un evento storico, anche se non paragonabile al titolo del 2016. Mai questo club aveva giocato una semifinale europea. Ma con Rodgers in panchina, dopo aver vinto la Coppa d’Inghilterra e la supercoppa nazionale, si presenta con ambizioni legittime. Il vantaggio è aver usufruito di un ampio turnover nelle ultime settimane, in cui il Leicester non aveva niente da chiedere alla Premier League. Contro il Tottenham, Rodgers ha schierato in formazione soltanto il portiere Schmeichel e l’ala Albrighton, gli altri due reduci del 2016 insieme a Vardy, e infatti ha perso nettamente: «Ma non avevo scelta. Alcuni giocatori erano acciaccati e con questo calendario così intenso, sono stato costretto a cambiare». I due titolari che stanno provando il recupero per la Roma sono il centrocampista Dewsbury-Hall, moto perpetuo alle prese con un fastidio a un polpaccio, e il trequartista di casa, capocannoniere stagionale con 14 gol: Maddison, che ha preso un colpo a un’anca. La sensazione è che entrambi ci saranno. «Dobbiamo anche considerare che una semifinale può concludersi dopo 120 minuti, non 90. Ma ci faremo trovare pronti» ha assicurato Rodgers. Ad accompagnare le Volpi delle Midlands, altrimenti soprannominate l’Esercito Blu, saranno circa 3.500 tifosi. In Italia hanno predisposto il piano di accoglienza per garantire l’ordine pubblico: ci sarà il solito meeting point nel cuore di Villa Borghese. La speranza è che tutto fili liscio come la scorsa settimana.


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