INVIATO A TEL AVIV - Gli assist del Rey Paulo, i gol di King Tammy. E’ la proposta di mezza estate di Abraham, ancora estasiato dalle immagini della presentazione-show di Dybala, e soprattutto infervorato all’idea di giocare al suo fianco nella Roma. Lui, che porta il nome del patriarca dell’ebraismo, lancia dall’Israele i suoi ambiziosi progetti che prevedono una sola parola: present. Qui e ora. Del futuro, dell’eventuale ritorno in Premier League, non è il momento di parlare. Adesso è tempo di vincere, anzi continuare a vincere. A partire dall’amichevole di domani sera contro il Tottenham a Haifa.
Tammy, un avversario di Premier League è sempre speciale per un attaccante inglese.
"Certo. E’ una grande emozione ritrovare il Tottenham, che ho incrociato spesso in Inghilterra. E’ anche importante affrontarlo in questo momento, perché aiuterà tutti noi a migliorare la condizione atletica. Loro sono più avanti nella preparazione. Ma non dev’essere una scusa, dobbiamo provare a batterli. Sono molto stimolato per questa partita, anche se è solo un’amichevole".
Che ricordo ha di Antonio Conte?
"Quando arrivò al Chelsea, ho avuto la fortuna di allenarmi con lui durante la preparazione estiva. Poi io sono andato a giocare in prestito (al Bristol City, ndi) ma ho avuto il tempo di apprezzarlo. E’ un brav’uomo e un buon allenatore: del resto i numeri parlano per lui".
La stuzzichiamo allora: meglio Mourinho, che ha già detto di considerare come un padre, oppure Conte?
(Ride) "Come fai a scegliere... Sono due ottimi professionisti e lo hanno dimostrato nelle loro carriere. Di Mourinho ho già parlato molte volte: è l’uomo in cui credo, è l’allenatore che mi ispira a dare il meglio"
Quali traguardi personali ha fissato per la stagione?
"Io penso a lavorare e a crescere. La scorsa stagione è stata buona ma l’obiettivo è fare in modo che la prossima sia anche migliore. Magari la migliore di sempre".
A che punto sente di essere, sul piano atletico?
"Non posso dire di essere al cento per cento. Ma nessuno può esserlo alla fine di luglio. Abbiamo corso e lavorato duro in questo mese, anche per prevenire infortuni. L’importante è essere al top quando comincerà la stagione: il 14 agosto a Salerno sarò pronto".
Su Dybala si è già espresso pubblicamente: ha definito “incredible” la presentazione dell’Eur.
"Confermo, a Paulo ho anche mandato un messaggio perché non mi aspettavo una cosa del genere. Davvero incredibile. Adesso aggiungo: è un privilegio per noi avere in squadra un giocatore di questo livello. Significa molto per i tifosi e significa moltissimo per noi, che stiamo costruendo un progetto tecnico di alto profilo".
Non c’è gelosia tra voi?
(Ride ancora di più) "Ma no. Possono esserci due re, right?".
L’obiettivo stagionale della squadra è la Champions?
"Naturalmente. Vogliamo fare meglio della scorsa stagione e tornare tra le prime quattro. Dev’essere un obiettivo".
Cosa vi ha trasmesso la vittoria in Conference League?
"E’ stata una grande serata. E osservando la felicità di migliaia di persone per le strade di Roma abbiamo realizzato di aver compiuto un’impresa sportiva importante. Ma ora non dobbiamo fermarci".
I tifosi sognano addirittura lo scudetto dopo l’arrivo di Dybala e aspettando Wijnaldum.
"E’ giusto che i tifosi sognino. Quanto a me, se dicessi che non punto a conquistare lo scudetto racconterei una bugia... Lo voglio io, lo vuole la squadra. Ma per farlo, occorre che tutti mettiamo sul campo il massimo delle nostre potenzialità. Poi faremo i conti: ho vinto l’anno scorso, come speravo, e voglio continuare a vincere".
Riuscirà a battere il record di gol dello scorso anno?
"Speriamo. L’ambizione è sempre quella. Un gol in più significa essere migliorati".
A che punto è la sua carriera? Pensa ancora al ritorno in Inghilterra?
"No. Il primo giorno in cui sono arrivato alla Roma mi sono sentito a casa. Non ho fretta di tornare in Premier League perché qui posso esprimere il mio modo di giocare. In Italia mi sento felice sotto ogni aspetto".
Però sul suo contratto c’è una clausola: se il Chelsea vuole, lo riporta a Londra nel 2023 per 80 milioni.
"Mi creda: non penso al futuro, ma al presente. Mi concentro esclusivamente sulla stagione che sta per cominciare, perché voglio che sia anche più gratificante della prima che ho vissuto in Italia".
Si è mai pentito di aver lasciato il Chelsea?
"Mai, nemmeno per un secondo. Scegliere la Roma è stata una delle decisioni più giuste che abbia preso in vita mia".
L’intervista si chiude così. Con un atto d’amore. L’era dei due re può davvero cominciare.