Conte: "Rispetto per Mourinho, ci saluteremo"

I tempi delle accuse e delle repliche sono finiti nel cassetto: alla vigilia della sfida con la Roma, il tecnico del Tottenham fa il punto
Roberto Maida
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INVIATO A TEL AVIV - I tempi delle accuse e delle repliche, della «demenza senile» e del «piccolo uomo», sono finiti nel cassetto dei ricordi. Alla vigilia del confronto con José Mourinho, il primo dopo quattro anni, Antonio Conte manda messaggi distensivi al rivale storico: «Il nostro è un rapporto di rispetto tra uomini di calcio. La storia ha dimostrato ciò che siamo e che valiamo. In passato, soprattutto quando io ero al Chelsea e lui al Manchester United, abbiamo avuto dei problemi come ne abbiamo avuti entrambi anche con altri tecnici. Capita quando vuoi difendere la tua squadra. A Haifa con José ci saluteremo, come è giusto che sia».

Roma e Tottenham, il paragone di Conte

L’incrocio con la Roma, che poteva essere sua qualche anno fa, gli ispira un parallelo: «Credo che la loro sfida sia simile a quella del mio Tottenham. Abbiamo lo stesso obiettivo: contrastare le superpotenze che comandano in Italia e in Inghilterra. Tutti e due i club stanno lavorando bene, sapendo che devono costruire il progetto step by step, quindi meritano un plauso».

Il rimpianto di Conte

L’amichevole israeliana, al di là del prestigio, gli fa tornare in mente il dispiacere per una finale mancata: quella di Conference League, che poi la Roma ha vinto contro il Feyenoord. Il Tottenham era stato squalificato dall’Uefa per non aver giocato la partita con il Vitesse a causa di un focolaio-Covid: «E’ stata una decisione non leale. Non è stato giusto per il club e per i calciatori, perché era una competizione nella quale saremmo stati protagonisti fino alla fine. E’ assurdo che non si sia trovata una data per rigiocare il match. Ma siccome ormai è andata, e non l’abbiamo vinta noi, sono contento che sia stata la Roma a conquistare il trofeo».


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