Derby, pagelle Roma: Pellegrini stop, Smalling resiste, Karsdorp non c’è

I giudizi sui giallorossi di Mourinho dopo la stracittadina persa all'Olimpico contro la Lazio
Derby, pagelle Roma: Pellegrini stop, Smalling resiste, Karsdorp non c’è
Fabrizio Patania
5 min

I giudizi sulla Roma dopo la sconfitta nel derby contro la Lazio all'Olimpico.

Mourinho (all.) 5,5

Studia il piano con frequenti cambio di gioco, ma la pressione, la corsa e i cross (addirittura 25) non bastano. Il centrocampo palleggia poco, Abraham ingabbiato, Zaniolo non sfonda, Pellegrini in difficoltà. Manca Dybala, certo. L’idea di gioco, se non è portata dai solisti, si fatica a riconoscere.

Rui Patricio 6

Incolpevole sul gol di Felipe. È bravo a evitare il raddoppio del brasiliano, alzando un pallone insidioso sopra la traversa.

G. Mancini 5

Soffre il cambio di passo da fermo di Zaccagni. Becca presto il giallo e continua a rischiare. Mourinho, per evitare guai peggiori, lo richiama nell’intervallo.

Celik (dal 1’ st) 5,5

Il turco è abituato a spingere e si aggiunge con i suoi inserimenti, ma il fatturato offensivo è inesistente.

Smalling 6

A Felipe concede solo il passaggio all’indietro, non lo fa mai scappare in profondità. Respinge un’infinità di palloni, evitando che la Lazio si distenda in contropiede.

Ibanez 4

La postura è sbagliata quando riceve il pallone da Rui Patricio, non fa in tempo ad allargare il gioco e va allo scontro suicida con Pedro. Errore decisivo. Nel gennaio 2021, messo in croce da Lazzari, ne commise due. Entra al contrario nella storia del derby.

Karsdorp 5

Si fa trovare libero sull’out destro, ma alla resa dei conti combina poco e neppure sembra gradire il cambio.

El Shaarawy (dal 18’ st) 5

Gli mancano lucidità e spunto, non riesce a puntare Hysaj, eppure entra quando la Roma è tutta protesa in avanti e ci sarebbe la possibilità di creare superiorità.

Camara 6

Per frequenza di passo e dinamismo, il guineano sembra diventato una pedina indispensabile nel centrocampo della Roma. Concede poco a Luis Alberto e gioca un discreto numero di palloni.

Matic (dal 28’ st) 6

Aggiunge ordine e personalità, alzando il livello nel momento di maggiore pressione.

Cristante 6

Buono sino all’intervallo, ma alla lunga perde intensità e controllo del gioco. Per caratteristiche, dovrebbe giocare in una linea mediana a tre. Così perde qualcosa.

Zalewski 5,5

Si propone con continuità senza riuscire a prendere il tempo giusto a Lazzari per superarlo. Trasloca a destra quando la sua partita è vicina al tramonto.

Belotti (dal 28’ st) 5

Mourinho cerca di aumentare il peso. Il Gallo si getta anima e corpo, aggiungendo solo mischie e una gran confusione. Neppure un tiro.

Zaniolo 6

È il più pericoloso, non solo perché colpisce la traversa. Tocca 9 palloni nell’area della Lazio. Alla lunga leggera flessione, ma lotta, si sbatte e contrasta anche quando scala sulla fascia destra.

Pellegrini 5,5

Mou parla di sopravvivenza ma per tenere le idee e la fantasia dentro la sufficienza avrebbe dovuto gestire il suo capitano con più parsimonia. La classe di Lorenzo si vede in due o tre giocate all’inizio. Non sta bene ed è inevitabile che si fermi per nuovi fastidi muscolari poco dopo l’intervallo.

Volpato (dal 9’ st) 6

Entra con personalità, dimostrando creatività e qualità nella gestione della palla. Non determina, ma tiene in allerta i difensori laziali.

Abraham 4

Continua la crisi profonda dell’inglese, finito subito nella rete tirata da Casale e Romagnoli come se fossero consumati pescatori. Il modo fiacco in cui colpisce la palla dal limite, dopo appena 2 minuti, è il segnale chiaro: deve ritrovarsi in termini di fiducia, brillantezza e condizione. L’ultimo derby lo aveva deciso scatenandosi come un uragano. Questa volta si vede poco, quasi niente, se non per la palla consegnata a Zaniolo: una nuvola in lontananza.


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