Mourinho e Juric, depistaggi a Trigoria: l'incredibile retroscena da spy story

L’allenatore giallorosso evita prove tattiche a due giorni dalla sfida contro il Torino: ecco perché
Mourinho e Juric, depistaggi a Trigoria: l'incredibile retroscena da spy story© LAPRESSE
Roberto Maida
4 min

ROMA - Ivan Juric ha un occhio chiamato Orecchio. Michele Orecchio, per la precisione, da pronunciare con il tono di James Bond. Si tratta dell’assistente tecnico incaricato di scrivere i report sugli avversari del Torino. José Mourinho ne conosce da tempo i compiti e ha deciso di cautelarsi: temendo di essere spiato, rinuncia a ogni test tattico in vista della partita di domani. Alla squadra ha fatto sapere che anche nell’allenamento di rifinitura mescolerà le formazioni per non dare alcun vantaggio all’avversario. La Roma dovrebbe tornare alla difesa a tre, dopo il cambiamento emergenziale varato contro la Sampdoria. Ma per il momento non ci sono certezze.

I test

E non è tutto. In questa curiosa spy story di Serie A c’è un ulteriore elemento divertente. Anche se i campi di Trigoria sono circondati da teloni scuri che impediscono la visibilità dall’esterno, Mourinho ha scherzosamente bonificato la zona adiacente. Il collaboratore più fidato, Nuno Santos, ha perlustrato l’area fingendo di mimetizzarsi tra le siepi per capire se dal suo punto di osservazione fosse possibile carpire qualche segreto della Roma. Risate generali. E’ bene specificare che l’atmosfera nello staff, in questo contesto, era leggera e allegra. Anche i giocatori sono sembrati gradire l’idea di neutralizzare l’intruso. Domani intanto Nuno Santos tornerà in panchina dopo la squalifica dovuta alla lite con Pedro durante il primo tempo del derby.  

Il personaggio

Ma chi è il solerte 007 di Juric? Orecchio è nato nel dicembre del 1990. Quindi ha l’età di Gini Wijnaldum, la stella che a Torino conta di confermare i progressi mostrati contro la Sampdoria. Ex centrocampista anche lui, napoletano, Orecchio ha giocato pochi anni raggiungendo la C2 con l’Ebolitana Calcio. Poi però ha abbandonato l’attività concentrandosi sullo scouting, quindi sulla scoperta dei calciatori. Ha lavorato al Lumezzane, al Mantova e poi ha incrociato Juric al Verona. Quando l’allenatore ha accettato l’offerta del Torino, ha voluto che Orecchio lo seguisse. E gli ha affidato anche il ruolo di analista dell’avversario della settimana, sulla scia di un insegnamento del maestro Gasperini. Che pure da molto tempo si avvale di un uomo di fiducia da inviare sui campi di allenamento per ottenere informazioni riservate. 

Le scelte

A questo punto Mourinho come schiererà la Roma nel sabato prepasquale? Detto del probabile ripristino della difesa a tre, che è ricomparsa domenica scorsa a causa delle quattro contemporanee squalifiche, Mourinho può finalmente ruotare i suoi giocatori e dosarne le energie in vista del Feyenoord. Se dovesse giocare con un centravanti, ad esempio, potrebbe alternare Abraham e Belotti. Sulla trequarti, dietro a Pellegrini e Dybala, potrebbe concedere spazio nel secondo tempo a El Shaarawy e Solbakken. Ma anche sulla linea mediana in teoria sono ora in tre per due posti: il rientro di Cristante si aggiunge alla sostanza e alla classe di Matic e Wijnaldum. In difesa poi, sono in cinque per tre maglie ma dovrebbero giocare i soliti tre: Mancini, Smalling e Ibañez. L’unico reparto un po’ sofferente è quello degli esterni: Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra potrebbero essere costretti a fare gli straordinari a meno che Mourinho non decida di arretrare El Sha sulla linea laterale per avere più fresco Spinazzola a Rotterdam. A poche ore dalla partita sono soltanto congetture. Chissà se oggi, nella rifinitura prima della partenza per Torino, Juric scoprirà qualcosa di più. Da Trigoria la sfida a nascondino, aspettando il duello tattico, è stata lanciata.  


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