Mazzone, lacrime e standing ovation: l'abbraccio dell'Olimpico è struggente

Prima della partita i 60.000 romanisti hanno ricordato uno degli allenatori a cui sono più legati
Mazzone, lacrime e standing ovation: l'abbraccio dell'Olimpico è struggente
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L'omaggio è stato breve ma intenso. Significativo. Perché fatto, tra l'altro, con lo stadio pieno e con i giocatori (e Bruno Conti) ancora in campo. La Roma e i romanisti, molti commossi, hanno ricordato così Carlo Mazzone: lo speaker Matteo Vespasiani, mentre sui maxi schermi c'era una sua foto ai tempi in cui allenava la Roma, ha detto: "Carlo Mazzone è stato uno di noi, amava la Roma, addio mister". Silenzio e poi standing ovation di tutto lo stadio prima della comparsa di uno striscione in Tevere: "Ciao Carletto nostro, Roma tua ti saluta".

La Roma in campo con il lutto al braccio

La Roma è poi entrata in campo con il lutto al braccio e durante il minuto di silenzio la Curva Sud ha scritto: "Un altro pezzo di Roma che se ne va, corri Carletto, corri verso il Paradiso". Solo applausi per lui. E poi, ancora: "Carletto romanità e appartenenza, buon viaggio mister". Infine, a chiudere, il coro: "Noi non ti lasceremo mai".


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